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Corea del Nord: ergastolo ad una famiglia col bambino di due anni perché possedevano una Bibbia

Un’intera famiglia, compreso un bambino di due anni, era stata condannata all’ergastolo nella Corea del Nord perché possedevano una Bibbia. Un rapporto statunitense rivela questa e altre violazioni della libertà religiosa nel Paese asiatico.

Perseguicao religiosa Lancado relatorio sobre cristaos presos por causa da Fe

Redazione (31/05/2023 15:24, Gaudium Press) L’episodio avvenuto nel 2009, è stato rivelato in un recente rapporto del Dipartimento di Stato americano sulla libertà religiosa nella Repubblica Popolare di Corea.

Il documento cita l’ONG Korea Future, che si dedica alle indagini e alla lotta per la giustizia in Corea del Nord, e anche l’organizzazione Open Doors, una ONG che indaga sulla persecuzione dei cristiani nel mondo.

Il rapporto statunitense conferma che la libertà religiosa nella Corea del Nord non esiste nemmeno come finzione e cita diversi episodi di incarcerazione, tortura e trattamento disumano di cittadini che si oppongono alla censura religiosa.

Casi di tortura e detenzione

I dati contenuti nel documento provengono da interviste a 244 vittime di questa persecuzione, per lo più praticanti dello sciamanesimo, ma anche a 91 cristiani che sono stati detenuti nel Paese per aver praticato la loro fede.

Open Doors stima che nel Paese siano detenuti tra i 50.000 e i 70.000 cristiani. Il governo incoraggia i cittadini a segnalare alle autorità comportamenti religiosi sospetti.

Una donna detenuta ha raccontato di essere stata costretta a fare lavori pesanti e di non essere stata nutrita a sufficienza. Il cibo a volte era deteriorato e lei pesava appena 35 chili.

Il rapporto racconta il caso di un’intera famiglia arrestata perché praticava la religione cristiana e possedeva una Bibbia. Tutti i membri della famiglia, compreso un bambino di due anni, erano stati condannati all’ergastolo in un campo di concentramento gestito dal governo. L’episodio risale al 2009 e dimostra la difficoltà ad ottenere informazioni in uno dei Paesi più chiusi del mondo.

Persecuzione sistematica della religione

Nel 2021, l’organizzazione Korea Future ha inoltre identificato 68 casi di persecuzione contro individui  per motivi religiosi. I dati sono stati raccolti attraverso interviste a testimoni, sopravvissuti o torturatori che hanno disertato dal regime nordcoreano nel 2019. Si stima che la Corea del Nord abbia almeno cinque campi riservati ai prigionieri politici.

Il documento rivela che esistono due tipi di processi per punire qualcuno per pratiche religiose. Il primo tipo è generalmente riservato ai seguaci dello sciamanesimo e le pene vanno da sei mesi in un campo di lavoro a tre o più anni in un centro di rieducazione.

Il secondo tipo di pena è riservato ai cristiani e prevede pene che vanno dai 15 anni all’ergastolo. Tuttavia, il rapporto afferma che rapporti credibili di ex funzionari della sicurezza attestano persino le esecuzioni di cristiani. (FM)

 

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