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Un nuovo beato: don Francesco Mottola

E dopo don Mottola è stato eletto il quarto successore, don Francesco Sicari, diventato nuovo Fratello maggiore dei sacerdoti oblati.

19. art foto

 

Rita Sberna (19.08.2020 16:16, Gaudium Press) Don Francesco Sicari, è stato eletto qualche settimana fa, Fratello maggiore dell’Associazione dei sacerdoti oblati del Sacro Cuore fondati nel 1930 dal futuro beato don Francesco Mottola.

Mottola si definiva “una povera lampada che arde”, il suo quarto successore è un sacerdote calabrese.

Don Sicari, oggi parroco a San Costantino Calabro, nella diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha svolto il compito di giudice delegato nelle istruttorie diocesane sul presunto miracolo attribuito al Venerabile don Mottola e sulle virtù eroiche della Serva di Dio Irma Scrugli. “Mi piace pensare che questa lampada deve continuare ad ardere ancora oggi e per alimentare questa sorgente di luce, il Signore attraverso questa elezione mi sta chiedendo di dare il mio contributo affinché questa lampada non si spenga”, dice don Sicari sottolineando la responsabilità a cui è chiamato “perché i tempi di oggi sono tempi di grande smarrimento e confusione a tutti i livelli e pertanto vivere e annunciare l’ideale oblato diventa una sfida controcorrente, ma suggestiva per il mio essere sacerdote”.

Don Sicari dovrà mettersi a servizio di don Mottola, facendolo conoscere a tutti attraverso i social e gli strumenti di comunicazione odierni e continuando soprattutto ad incarnare il carisma degli oblati.

Don Sicari a tal proposito spiega- Oggi i sacerdoti oblati di don Mottola sono i custodi di un “dono che non ha perso per nulla il suo fascino e la sua attualità. Questo dono – ci spiega don Sicari –  è l’avventura umana e sacerdotale del fondatore don Mottola e l’ideale dell’oblazione, cuore dell’esperienza mottoliana.  Custodire questo dono non significa ingabbiarlo come se fosse un oggetto del passato, ma farlo risplendere anche oggi, come una proposta evangelicamente attraente e travolgente”.

Le oblate vivono come carmelitane e certosini della strada

Continua il nuovo successore di don Mottola – “Le oblate rimanendo nel mondo e nel contesto della vita ordinaria per svolgere ogni attività (da quella lavorativa a quella dell’apostolato) con lo stile del servizio, della gratuità e della fraternità, motivate dall’unico obiettivo: portare Cristo alle anime.”

I sacerdoti invece s’impegnano a vivere integralmente la vita sacerdotale nella comunione profonda con il proprio vescovo e nell’unità tra loro, portando il profumo del Vangelo di Cristo ad ogni uomo.

Il messaggio di don Mottola

“Riscoprire” la priorità della contemplazione che è “immergersi con adorazione e stupore nel mistero di Dio e con questa luce vedere l’uomo, il creato e la storia”. Inoltre don Mottola diceva che è necessario che l’uomo, si faccia prestare gli occhi divini di Cristo e attraverso le sue pupille vedere tutte le cose. Solo così le cose acquistano unità, verità e bellezza.

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