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“Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico”

11. art foto

Commento del Padre Carlos Werner

Sabato della XXVI settimana del T. O.
03 ottobre, primo sabato del mese
Lc 10, 17-24

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

COMMENTO
Le espressioni di gioia e di trionfo riempiono questo passo. Gesù stesso “esultò nello Spirito Santo” con letizia ineffabile. Contempliamo i motivi misteriosi ma reali per cui dobbiamo vivere nell’allegria, allontanando da noi la cattiva tristezza.
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“I settantadue tornarono pieni di gioia” perché avevano comprovato il potere di Gesù tramite i carismi da Lui trasmessi in abbondanza: “i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”. Enorme cosa è avere potere assoluto sugli spiriti impuri! Sottometterli all’autorità divina e liberare i figli di Dio dal loro tirannico giogo è qualcosa di grandioso. Tuttavia, Gesù, che, in quanto Verbo di Dio, aveva visto cadere il diavolo come una folgore, insegna loro il vero motivo per cui rallegrarsi: “i vostri nomi sono scritti nei cieli”, cioè, in quel momento, essendo tutti loro nello stato di grazia, erano destinati amorevolmente al Cielo!
Ecco il motivo dell’allegria dei cattolici: finché restano fedeli, sono potenziali concittadini dei santi nei cieli! E che altro importa? L’unica cosa che conta in definitiva, è il sapersi destinati alla vita eterna, alla felicità piena, duratura, senza ombra di sofferenza o di incertezza, in compagnia degli angeli e dei santi, possedendo in certo modo Dio stesso!

Questo è il segreto della luminosa serenità dei santi anche quando sono sottoposti a terribili prove: la gioia della grazia, che fa sperare in virtù della misericordia di Dio nella vittoria definitiva e nel premio eterno, che supera ogni immaginazione e aspettativa!

E, in seguito, è Gesù a sua volta che esulta di gioia nello Spirito Santo. E perché? Perché è ai piccoli che la Trinità si svela. Sì, quello sarà il premio immensamente grande dei beati: contemplare, faccia a faccia, senza veli, la luce infinita, eterna, abbagliante e affascinante del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Il Vangelo conclude con la beatitudine dei discepoli fedeli: “beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono”. Anche noi siamo inclusi in questa meravigliosa benedizione! Anche noi ascoltiamo le parole di Gesù scritte nei Vangeli o proclamate dai nostri santi e profeti! Anche noi vediamo con gli occhi della fede Gesù realmente presente nell’Ostia santa, ineffabilmente presente nella liturgia, nelle preghiere comunitarie e nell’intimità del nostro cuore!

Badiamo allora a non lasciarci trascinare dalla cattiva tristezza che oscura la visione di questa luce santissima della fede, oggi particolarmente rifulgente nel Vangelo proposto dalla Santa Chiesa.
Maria Santissima, Vergine inondata di letizia, allontani da noi la depressione, la malinconia, l’angoscia e lo sconforto. Superiamo le prove consapevoli che attraverso di esse raggiungeremo la beatitudine perfetta, affianco a Gesù e Maria.

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