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Don Giovanni Fornasini, martire della Seconda Guerra Mondiale diventerà beato

Il sacerdote fu ucciso in odio alla fede nel 1944, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei Decreti che lo porteranno agli altari come Servo di Dio.

Confessione Croce

Rita Sberna (23.01.2021 13:14, Gaudium Press) Tra gli otto Venerabili Servi, questa settimana è stato fatto anche il nome di don Giovanni Fornasini, sacerdote emiliano morto in odio alla fede durante la Seconda Guerra Mondiale, ad annunciarlo è stato il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi durante l’udienza di mercoledì.

Chi era don Giovanni Fornasini

Era un sacerdote diocesano emiliano, nato il 23 febbraio 1915 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna. Durante la seconda guerra mondiale, da parroco aveva aperto la sua canonica a molti sfollati, si è speso tanto per i prigionieri e per i condannati a morte.

Il 13 ottobre 1944, si era diretto per portare i sacramenti ai moribondi, dopo aver appreso dell’eccidio nel cimitero di San Martino di Caprara.

Da quel momento in poi si perdono le tracce del sacerdote trovando poi il suo corpo in condizioni martoriate il 24 aprile 1945.

Gli altri Venerabili

Il Papa ha firmato dei Decreti mediante i quali vengono riconosciute le virtù eroiche: del Servo di Dio, don Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti, morto il 17 agosto 1943; del Venerabile Servo di Dio Ruggero Maria Caputo, sacerdote diocesano, classe 1907, originario di Barletta, dove muore il 15 giugno 1980; della Serva di Dio, Maria Giuseppa di Gesù, al secolo Elisabetta Prout, fondatrice della Congregazione delle Suore della Ss.ma Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, vive in Inghilterra tra il 1820 il 1864; di Giacomo Masarnau Fernández, laico vincenziano, vissuto nel XIX secolo in Spagna; del Servo di Dio Pasquale Canzii, seminarista; nato il 6 novembre 1914 nel paesino del teramano, Bisenti, e morto a Penne, in provincia di Pescara il 24 gennaio 1930.

Ed infine le virtù eroiche del francese Jérôme Lejeune, fedele Laico; nato il 13 giugno 1926 a Montrouge (Francia) e morto a Parigi (Francia) il 3 aprile 1994 e della Serva di Dio Adele Bonolis, fedele Laica, Fondatrice delle Opere di Assistenza e Redenzione Sociale, nata e vissuta a Milano il secolo scorso.

“Ogni stato di vita porta alla santità, sempre! A casa tua, sulla strada, al lavoro, in Chiesa, in quel momento e nel tuo stato di vita è stata aperta la strada verso la santità. Non scoraggiatevi di andare su questa strada. E’ proprio Dio che ci dà la grazia. Solo questo chiede il Signore: che noi siamo in comunione con Lui e al servizio dei fratelli.”

Catechesi del Santo Padre in occasione dell’Udienza Generale, 19/11/2014

 

 

 

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