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Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno;

Confessione Croce

29 GENNAIO 2021

VENERDÌ DELLA III SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

San Costanzo di Perugia, Vescovo e martire

Mc 4,26-34

 In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

 Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

 Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Commento:

La forza della Chiesa è tutta celestiale, viene dal Signore stesso. Perciò anche se i nemici di Dio la vorrebbero distruggere, lungo la storia hanno avuto solo delusioni…

***

Le due parabole di oggi quella del seme gettato sul terreno e quella del granello di senape spiegano con semplicità il mistero della forza di espansione e di crescita della Chiesa.

Se al volo ricordiamo la sua Storia possiamo capire meglio quello che Gesù ha voluto dirci. Anzitutto abbiamo degli inizi turbolenti: la Chiesa nasce in mezzo a persecuzioni così violente che avrebbero potuto annientare le comunità primitive, composte da gruppi ridotti di persone. Invece non è stato così, ma giusto l’opposto. Nel dire di Tertulliano, il sangue dei martiri è stato seme di nuovi cristiani. Ecco il seme piantato nel terreno che cresce sia che il lavoratore dorma, mangi o riposi.

Col cosiddetto Editto di Milano la Chiesa può finalmente inghiottire un po’ di saliva. La pace la circonda e con la pace aumenta l’espansione, anche se sempre in mezzo a tribolazioni, questa volta causata dagli eretici. I grandi concili ecumenici (Nicea, Efeso, Calcedonia e Costantinopoli) sconfiggono gli errori dottrinali e mettono le basi per la stesura del nostro Credo.

Successivamente, però, i barbari spinti a loro volta da altre invasioni, rodono, come il tarlo, l’onnipotente impero romano stabilendo qua e là il caos. La Chiesa resta ferma e grazie ai martiri e ai confessori, converte i barbari e getta le basi dell’edificazione della Civiltà Cristiana nei secoli dorati del medioevo in cui fede e progresso intellettuale, morale e civile andavano armonicamente abbracciati, e producevano frutti che ancora oggi fanno l’ammirazione di milioni di turisti.

Ecco la Storia a confermare con i fatti le parabole di Gesù, che si avverarono e in modo splendido.

Oggi il seme continua a crescere anche se nascosto agli occhi della maggioranza. La santità nella Chiesa c’è e dal “granello di senape” tutto potrà rinascere e ripartire con una gloria inedita, come tante anime sante hanno profetato.

Crediamo nella forza di espansione della Chiesa e nella promessa della sua indefettibilità: “Le porte del Hades non prevarranno contro di Essa”. Confortati da queste certezze impegniamoci nella nostra personale santificazione, sperando che il seme del Signore gettato nei nostri cuori cresca robusto e renda tanto frutto!

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