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La vocazione di due fratelli: suor Paola e don Francesco

In casa Velotto da qualche giorno sono nate due vocazioni: Paola (clarissa cappuccina,34 anni) Francesco (24 anni, il più giovane della diocesi).

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Rita Sberna (30.05.2021 10:58, Gaudium Press) Il Papa nel 2018 parlò di una certa “Emorragia delle vocazioni” oltre che si dimostrò essere preoccupato per la diminuzione delle nascite. Dopo 3 anni diciamo che la situazione non è cambiata e neanche migliorata ma a Napoli, in casa Velotto è avvenuta una grande gioia: la nascita di ben due vocazioni che hanno come segno la povertà e la preghiera.

Grande la gioia dell’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, proprio lui ha celebrato la professione perpetua di suor Paola Maria dell’Amore Crocifisso,34 anni, dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine. Suo fratello, Francesco, invece è già sacerdote, 24 anni, ed è il più giovane della diocesi.

Suor Paola ha detto: “è un “sì che può generare altri sì, perché il mio è stato un sì pubblico che spero possa suscitare il desiderio anche in altre”.

La consacrazione si è svolta presso il Duomo di Napoli, grande è stata l’emozione della suora, e proprio in quell’occasione le monache claustrali hanno avuto il permesso di uscire dal monastero per prendere parte alla gioia di suor Paola, una nuova sorella della famiglia delle Clarisse Cappuccine.

Ad allietare la cerimonia, vi erano i canti della Gioventù Francescana guidato da don Federico Battaglia, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Napoli.

In quell’occasione suor Paola ha voluto condividere la sua gioia con i presenti: “Non mi stanco di raccontare la gioia della mia vita. Mi sento completamente amata”.

La sua vita era piena di appuntamenti, suor Paola infatti è un architetto ma continuerà a mettere a disposizione la sua professione, proprio anche in occasione dei lavori di restauro del Chiostro del monastero che avverranno il prossimo anno.

Queste le parole di suor Paola: “Il Signore mi ha chiamata e arrivando al monastero mi ha attratta a sé in maniera forte e mi ha chiesto tutto e il mio tutto è in questa città”.

Don Mimmo Battaglia ha paragonato il suo racconto a quello di una storia d’amore “Ogni vocazione è una storia d’amore, la totalità che si affronta è amore – spiega Battaglia – La vita di Suor Paola è come la nostra Chiesa, non è una Pietra immobile ma che cammina e cammina sul passo degli uomini e le donne del nostro tempo. Suor Paola diventerà madre di tantissime persone che busseranno alla sua grata per chiedere aiuto, preghiera e dare senso alla vita”.

 

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