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Vaticano e Negoziato: le parole di Parolin

Il Vaticano compie un altro tentativo per la Pace attraverso il negoziato e la mediazione del Segretario di Stato, Pietro Parolin.

drone Roma 2

Rita Sberna (01.03.2022 09:35, Gaudium Press) Il Cardinale Pietro Parolin ha rilasciato un interessante intervista a Repubblica durante la quale ha detto che: Paragonare la guerra in Ucraina agli incidenti che hanno preceduto la Seconda Guerra Mondiale «sono riferimenti che fanno rabbrividire. Bisogna evitare ogni escalation, fermare la guerra e trattare. Anche l`eventuale ritorno a una nuova guerra fredda con due blocchi contrapposti è uno scenario inquietante”. 

Il Cardinale ha aggiunto anche la possibilità di un negoziato.

La Sala Stampa Vaticana ha diffuso un video, in cui il Segretario di Stato afferma tali parole: «Di fronte agli sviluppi odierni della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato al termine dell’Udienza generale. Il Papa ha evocato grande dolore, angoscia e preoccupazione».

Le armi hanno sempre una logica diabolica e portano alla guerra

Il Corriere della Sera riporta le parole di Papa Francesco che in questi giorni difficili ha ricordato: «Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto gli interessi di parte del potere, si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio e si distanzia dalla gente comune che vuole la pace». In ogni conflitto «La gente comune è la vera vittima». «Tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace».

Proprio pochi giorni fa Papa Francesco ha avuto una telefonata con il Presidente ucraino, Zelenskyi, il quale ha ringraziato il Pontefice per questo invito alla pace, inoltre il Papa proprio nella mattinata del 25 febbraio si era recato all’ambasciata di Russia per incontrare Alexander Avdeev.

Sembrerebbe che ci sarà un secondo incontro preparato da Avdeev tra il Papa e il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill.

Intanto il Papa invita tutto il popolo ad “offrire” per la pace: «Siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico, la guerra. Abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. Rinnovo a tutti il 2 marzo a fare una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina». 

La guerra porta soltanto dolore e angoscia, preoccupazione sotto tutti i fronti. La guerra non è mai buona. Ascoltiamo le parole del Santo Padre e offriamo digiuni e preghiere perché come ci ricorda la Regina della Pace “con le preghiere e i digiuni anche le guerre possono fermarsi”.

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