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Papa Francesco “Giuditta, una giovinezza ammirevole ed una vecchiaia generosa”

Continua il ciclo di catechesi di Papa Francesco sulla vecchiaia. Durante l’udienza di questa mattina, il Pontefice ha preso in esempio il personaggio biblico di Giuditta.

Papa Francesco Gaudium

Rita Sberna (11.05.2022 16:31, Gaudium Press) Giuditta difende Israele dai suoi nemici. Questo personaggio biblico la si può considerare un eroina biblica.

Giuditta coraggiosa e piena di fede

“Giuditta è una giovane e virtuosa vedova giudea che, grazie alla sua fede, alla sua bellezza e alla sua astuzia, salva la città di Betulia e il popolo di Giuda dall’assedio di Oloferne, generale di Nabucodonosor re d’Assiria, nemico prepotente e sprezzante di Dio. E così, con il suo modo furbo di agire, è capace di sgozzare il dittatore che era contro il Paese. Era coraggiosa, questa donna, ma aveva fede” afferma il Papa.

Giuditta tra l’altro vive la sua vecchiaia arrivando a compiere centocinque anni.

L’eroismo si trova nell’amore riversato in famiglia

Il Pontefice raccontando la vita di Giuditta e soffermandosi sull’aspetto del coraggio fa notare che anche per lei era arrivata la vecchiaia: “Era giunto per lei il tempo della vecchiaia come arriva per molte persone: a volte dopo un’intensa vita di lavoro, a volte dopo un’esistenza avventurosa, o di grande dedizione. L’eroismo non è soltanto quello dei grandi eventi che cadono sotto i riflettori, per esempio quello di Giuditta di avere ucciso il dittatore: ma spesso l’eroismo si trova nella tenacia dell’amore riversato in una famiglia difficile e a favore di una comunità minacciata”.

I nonni che accudiscono i nipoti e la diminuzione delle nascite

Riferendosi sempre al personaggio di Giuditta, Papa Francesco cita i nonni che passano la loro vecchiaia ad accudire i nipoti e coglie l’occasione per ricordare il problema che negli ultimi anni si sta riscontrando nella nostra società: la diminuzione delle nascite: oggi i nonni hanno un ruolo molto grande in famiglia per aiutare a crescere i nipoti; ma sappiamo che oggi di figli ne nascono sempre meno, e i genitori sono spesso più distanti, più soggetti a spostamenti, con situazioni di lavoro e di abitazione non favorevoli. A volte sono anche più restii nell’affidare ai nonni spazi di educazione, concedendo solo quelli strettamente legati al bisogno di assistenza. Ma qualcuno mi diceva, un po’ sorridendo con ironia: “Oggi, i nonni, in questa situazione socio-economica, sono diventati più importanti, perché hanno la pensione”. Ci sono nuove esigenze, anche nell’ambito delle relazioni educative e parentali, che ci chiedono di rimodellare la tradizionale alleanza fra le generazioni.”

 I vecchi sanno guardare e sanno vedere 

Legandosi sempre alla vita di Giuditta che non ebbe figli e rimase presto vedova, il Papa fa un’altra riflessione illuminante: “il Signore non affida i suoi talenti solo ai giovani e ai forti: ne ha per tutti, su misura di ciascuno, anche per i vecchi. La vita delle nostre comunità deve saper godere dei talenti e dei carismi di tanti anziani, che per l’anagrafe sono già in pensione, ma che sono una ricchezza da valorizzare. Questo richiede, da parte degli anziani stessi, un’attenzione creativa, un’attenzione nuova, una disponibilità generosa.

E conclude dicendo: “Giuditta liberò la sua ancella e colmò tutti di attenzioni. Da giovane si era conquistata la stima della comunità con il suo coraggio. Da anziana, la meritò per la tenerezza con cui ne arricchì la libertà e gli affetti. Giuditta non è una pensionata che vive malinconicamente il suo vuoto: è un’anziana appassionata che riempie di doni il tempo che Dio le dona.”

Un augurio alle nonne di oggi

Francesco: E così io vorrei che fossero le nostre nonne. Tutte così: coraggiose, sagge e che ci lascino l’eredità non dei soldi, ma l’eredità della saggezza, seminata nei loro nipoti”.

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