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La Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato

Messaggio di Papa Francesco in occasione della giornata Mondiale per la cura del creato.

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Rita Sberna (22.07.2022 13:19, Gaudium Press) Il tema della giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato è “Ascolta la voce del creato”. Inizia il 1° settembre la giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato e si concluderà il 4 ottobre con la festa di san Francesco.

Coltivare la conversione ecologica

Dice il Pontefice “È un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura insieme della nostra casa comune.”

Continua Francesco – “questo tempo è un’opportunità per coltivare la nostra “conversione ecologica”, una conversione incoraggiata da San Giovanni Paolo II come risposta alla “catastrofe ecologica” preannunciata da San Paolo VI già nel 1970[1]”.

Spiritualità ecologica

Papa Francesco invita ad ascoltare il dolce canto del creato che ci invita a praticare una spiritualità ecologica vedendo la presenza di Dio nella natura.

Tutto ciò è un invito a formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale.

Dice Francesco: “Per i discepoli di Cristo, in particolare, tale luminosa esperienza rafforza la consapevolezza che «tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste» (Gv 1,3). In questo Tempo del Creato, riprendiamo a pregare nella grande cattedrale del creato, godendo del «grandioso coro cosmico»[2”

Uniti con san Francesco d’Assisi

Francesco invita ad unirsi al santo del creato, san Francesco per ripetere insieme a lui “Sii lodato, mio Signore, con tutte le tue creature” (cfr Cantico di frate sole). Uniamoci al Salmista nel cantare: «Ogni vivente dia lode al Signore!» (Sal 150,6).

Le grida dei poveri

“Sono anche i più poveri tra noi a gridare. Esposti alla crisi climatica, i poveri soffrono più fortemente l’impatto di siccità, inondazioni, uragani e ondate di caldo che continuano a diventare sempre più intensi e frequenti. Ancora, gridano i nostri fratelli e sorelle di popoli nativi. A causa di interessi economici predatori, i loro territori ancestrali vengono invasi e devastati da ogni parte, lanciando «un grido che sale al cielo» dice Francesco.

La conversione ecologica è anche conversione comunitaria

Papa Francesco afferma . “In questa prospettiva, anche la comunità delle nazioni è chiamata a impegnarsi, specialmente negli incontri delle Nazioni Unite dedicati alla questione ambientale, con spirito di massima cooperazione”.

L’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente

Il Pontefice dice che tra l’essere umano e l’ambiente deve esserci una sorta di alleanza, per noi credenti è specchio dell’amore creatore di Dio.

Accordo delle nazioni su 4 prinicipi chiave

Le nazioni si vogliono accordare su quattro principi chiave per fermare l’ulteriore collasso della “rete della vita” – la biodiversità che Dio ci ha donato. Il Papa elenca i 4 principi chiave:

  1. costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità; 2. lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile; 3. promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso; 4. mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani.

Il Pontefice fa poi un appello «Voglio chiedere, in nome di Dio, alle grandi compagnie estrattive – minerarie, petrolifere, forestali, immobiliari, agroalimentari – di smettere di distruggere i boschi, le aree umide e le montagne, di smettere d’inquinare i fiumi e i mari, di smettere d’intossicare i popoli e gli alimenti»[5].

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