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La Quaresima oggi

Secondo il cardinale Sérgio da Rocha, vivere oggi la Quaresima è ben diverso dal passato, ma conserva il suo significato più grande di preparazione alla Pasqua.

 

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Redazione (31/03/2023 16:30, Gaudium Press) Oggi la Quaresima è vissuta in modo molto diverso dal passato, intanto perché ci troviamo in un nuovo contesto socioculturale. L’esperienza della Quaresima ha subito delle trasformazioni derivate dai cambiamenti culturali avvenuti nella nostra società, che includono cambiamenti nella percezione e nell’esperienza della religione, con ripercussioni sulla comprensione e sulle pratiche quaresimali.

La stessa Chiesa cattolica ha promosso cambiamenti significativi nel modo di celebrare e vivere la Quaresima, soprattutto in relazione alle pratiche penitenziali. Tuttavia, in mezzo ai cambiamenti culturali e religiosi, il suo significato più grande rimane, come tempo di preparazione alla Pasqua attraverso la preghiera, la penitenza e la carità.

Il triduo pasquale

La riforma liturgica, con il Concilio Vaticano II, ha rivalutato il Triduo pasquale, ritornando al significato del sabato, vigilia di Pasqua, chiamandolo “sabato santo” e non più “sabato dell’alleluia”, come molti erano abituati a chiamarlo, e stabilendo la  celebrazione solenne della Veglia Pasquale nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua.

Sono cambiati anche i giorni e le forme della penitenza quaresimale. Attualmente ci sono solo due giorni di digiuno quaresimale obbligatorio, il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, lasciando il carattere penitenziale dei venerdì di Quaresima, con l’astinenza dalla carne.

Questo non significa una perdita o un indebolimento del significato quaresimale. Al contrario, si cerca sempre la fedeltà verso le radici bibliche della spiritualità quaresimale, ponendo l’accento sulla pratica della carità e della misericordia, del perdono e della riconciliazione, dell’amore fraterno e della solidarietà, che rendono ancor più necessaria la preghiera e la penitenza.

La pratica dell’amore fraterno, che comprende la convivenza tra persone diverse, il dialogo e il perdono, richiede spesso rinunce e comporta sacrifici che costituiscono un’autentica penitenza i cui frutti perdurano nella vita dopo la Quaresima.

In Brasile, dal 1964, la Chiesa sviluppa, ogni anno, la Campagna di Fraternità come mezzo per vivere la Quaresima, attraverso gesti concreti di amore fraterno, solidarietà e condivisione.

 La Quaresima nei tempi della pandemia

Nei tempi della pandemia, la Quaresima ha assunto ancora più significato, portandoci a rivolgere lo sguardo e il cuore a Cristo crocifisso e a riconoscere nel volto di chi soffre,  il suo volto sofferente.

Bisogna salire sul Calvario e rimanere ai piedi della croce, nella fraternità e nella solidarietà.

Il mondo ha bisogno di Cirinei e Veróniche, il Cirineo che allevia il dolore e la Verónica che asciuga le lacrime di chi soffre.  Essi sono presenti accanto ai malati, agli afflitti e ai poveri. La cura della vita e della salute ha richiesto rinunce e sacrifici e aver  osservato le misure di contenimento della pandemia è stato un sacrificio gradito a Dio e un segno di amore per il prossimo.

 

Del Cardinale Sérgio da Rocha – Arcivescovo di Salvador, Primate del Brasile

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