Gaudium news > Il Corpo di Cristo

Il Corpo di Cristo

Due eventi straordinari hanno contribuito all’istituzione della Solennità del Corpo di Cristo

                                                                            Corpus Christi

Corpus Domini

Foto: Cathopic/Dulce María.

Redazione (08/06/2023 15:23, Gaudium Press) Il Corpus Domini – o Solennità del Corpo di Cristo – è una festa che commemora l’istituzione dell’Eucaristia nel Giovedì Santo, volta a rendere pubblico e solenne di adorazione e riparazione, il culto al Pane del Cielo.

La storia di questa solennità risale al XIII secolo. Due eventi straordinari hanno contribuito alla sua istituzione: le visioni di Santa Giuliana di Cornillon a Liegi, in Belgio, e il miracolo eucaristico di Bolsena, vicino la città  di Orvieto.

Istituzione della celebrazione del Corpus Domini

Santa Giuliana di Cornillon (1193-1258) era una monaca cistercense che ebbe frequenti rivelazioni mistiche. Alcune delle sue visioni soprannaturali, ricche di simboli suggestivi, la portarono alla convinzione che nel calendario liturgico mancasse una festa che ravvivasse nei fedeli la fede nel Santissimo Sacramento e riparasse le colpe commesse nei confronti di questo adorabile Sacramento. Si impegnò a fondo per raggiungere questo obiettivo, contando sull’appoggio di personalità cattoliche del suo tempo, come l’arciprete di Liegi, Jacques Pantaleon, confidente della Santa, che poi divenne Papa con il nome di Urbano IV.

Questo Papa ebbe la gloria di istituire la celebrazione del Corpus Domini. Nel 1264 pubblicò la bolla “Transiturus de hoc mundo” che la istituiva, e allo stesso tempo condannava, nella medesima bolla, l’eresia di Berengario di Tours che metteva in dubbio la transustanziazione. Si tratta di una magistrale pedagogia della Chiesa che, mentre esalta il Mistero eucaristico, denuncia l’errore che vi si oppone.

Per la liturgia del Corpus Domini, San Tommaso d’Aquino compose dei bellissimi inni che ancora oggi vengono recitati nella Messa e nella Liturgia delle Ore di quel giorno.

Il miracolo di Bolsena

Riassumiamo brevemente come avvenne il miracolo di Bolsena. Era l’anno 1263. Un chierico boemo, noto come Pietro di Praga, era in pellegrinaggio verso Roma. Durante il viaggio si fermò a Bolsena, una città del Lazio, per celebrare la Messa, anche se aveva dei dubbi sulla reale presenza nell’Eucaristia. Accadde che, mentre sollevava l’ostia consacrata, questa cominciò a emettere numerose gocce di sangue, fino a bagnare il corporale e cadere a terra, davanti a numerosi fedeli che assistevano alla Messa e che espressero la loro grande commozione. Il celebrante fu preso dal timore e i suoi dubbi sulla transustanziazione furono clamorosamente fugati.

Urbano IV, che si trovava nella vicina città di Orvieto, ne fu immediatamente informato e inviò il vescovo del luogo a verificare la veridicità del fatto. Confermato il miracolo, fu organizzata una processione che portò il corporale alla presenza del Pontefice, il quale gli uscì incontro e inginocchiandosi esclamò: “Corpus Christi!”.  Introdusse quindi la reliquia nel Duomo di Orvieto e ordinò di costruire una chiesa a Bolsena in onore del Preziosissimo Sangue.

Nel XVI secolo, l’artista Raffaello Sanzio realizzò un enorme affresco, che oggi si trova nei Musei Vaticani, “La Messa di Bolsena”, una glorificazione del miracolo che è considerata il capolavoro di Raffaello come pittore di affreschi.

 Le processioni eucaristiche

La morte di Urbano IV nel 1264 rese un po’ difficile l’istituzione della festa nella Chiesa. Ma il Dio eterno ha i suoi “tempi”… In seguito, Clemente V prese in mano la questione e al Concilio di Vienna (1311) ordinò l’adozione della festa con un nuovo decreto. Anche il suo successore, Giovanni XXII, ne ordinò l’osservanza. E la solennità ha continuato il suo cammino.

In seguito, le processioni eucaristiche furono incoraggiate dai papi Martino V ed Eugenio IV. Il Concilio di Trento le rese ufficiali, da eseguirsi in pompa magna e con canti appropriati, affinché il Santissimo Sacramento ricevesse l’omaggio dei fedeli, dei cittadini in generale e delle loro autorità, sia ecclesiastiche che statali, e delle forze vive della società.

Fino a non molto tempo fa, in diversi luoghi si potevano vedere i comandanti civili e militari indossare le loro onorificenze per il Corpus Domini, il che contribuiva allo splendore della celebrazione, anche se il governo locale non era confessionale. Il laicismo ostile al cattolicesimo non era ancora professato, come avviene talvolta, perché una cosa è l’indifferenza o l’equidistanza, un’altra la discriminazione e l’opposizione…

Ancora oggi, in città come la storica Toledo in Spagna, la processione del Corpus Domini si svolge sempre con la presenza di rappresentanti dello Stato, delle Forze Armate e delle organizzazioni della società civile, senza violare le leggi vigenti o disturbare nessuno.

La celebrazione del Corpus Domini

Per concludere, riportiamo la parte del documento della Congregazione Romana per il Culto Divino “Direttorio di Pietà Popolare e Liturgia” dell’anno 2002 che tratta della celebrazione del Corpus Domini:

  1. La processione della solennità del Corpo e del Sangue di Cristo è, per così dire, la “forma tipo” delle processioni eucaristiche. Essa prolunga la celebrazione dell’Eucaristia: subito dopo la Messa, l’Ostia consacrata in quella Messa viene portata fuori dalla chiesa, in modo che il popolo cristiano possa testimoniare pubblicamente la sua fede e la sua venerazione per il Santissimo Sacramento. I fedeli comprendono e amano i valori contenuti nella processione del Corpus Domini: si sentono “Popolo di Dio” che cammina con il proprio Signore, proclamando la propria fede in Colui che è diventato veramente “Dio con noi”.

È necessario anche che gli elementi tipici della pietà popolare, come l’addobbo delle strade e delle finestre, l’offerta di fiori, gli altari dove verrà posto il Santissimo Sacramento nelle stazioni del percorso, i canti e le preghiere, muovano tutti a manifestare la propria fede in Cristo, badando solo alla lode del Signore….

Negli ultimi anni, le strade delle nostre città e dei nostri paesi non hanno visto la processione del Corpus Domini; per motivi di salute, la gente ha dovuto mantenere le distanze sociali e isolarsi in casa, mentre anche il Signore è rimasto “recluso” nei tabernacoli, solo, senza fedeli.

La persona umana è un’unità, anima e corpo. Preoccuparsi solo del corpo e trascurare la salute dell’anima è un’altra assurda forma di “laicismo”…

 

Mairiporã, giugno 2023.

Di Padre Rafael Ibarguren EP – Consigliere onorario della Federazione Mondiale delle Opere Eucaristiche della Chiesa.

 

Tradotto da Emílio Portugal Coutinho.

lascia il tuo commento

Notizie correlate