La mia vita segnata dall’incontro di Padre Pio, don Giuseppe Tomaselli e don Dolindo Ruotolo
Redazione (Giovedì, 02-01-2020, Gaudium Press) Elena Golia è originaria di Aversa (Caserta) ma la sua vita l’ha portata per un periodo a San Giovanni Rotondo dove ha fatto l’incontro con Padre Pio e dove ha frequentato Casa Sollievo della Sofferenza grazie al fatto di essersi diplomata come Infermiera Professionale e aver fatto un esperienza lavorativa ma anche spirituale presso l’ospedale fondato dal frate di Pietrelcina.
Elena è sposata con Antonio Paone (medico chirurgo) dal loro matrimonio sono nate due figlie ed è nonna di cinque nipoti.
La signora Golia continua a lavorare fino al pensionamento come insegnante di scuola materna e nella scuola elementare.
Dal 2010 si è dedicata alla scrittura: ha scritto 5 libri tra cui “La mia vita all’ombra di Padre Pio” e uno degli ultimi “Uscire dalla selva Oscura“.
La sua fede è maturata e approfondita grazie all’incontro di questi 3 uomini straordinari: Padre Pio, don Dolindo Ruotolo e don Giuseppe Tomaselli.
Elena conosce Padre Pio quando aveva soltanto 16 anni, sua mamma le propose di incontrare il frate di Pietrelcina. Elena fece una confessione con Padre Pio e ricorda che fu un momento molto burrascoso perché fu trattata in maniera molto severa e dura tantè che Padre Pio le disse “Alzati via, sciagurata! Questi peccati si cacciano via con un calcio”.
Ricorda che ogni volta che baciava la mano con le stimmate di Padre Pio, la sua anima si sentiva elevata in un’altra dimensione.
Fu un certo Padre Innocenzo (cappellano dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza) che disse ad Elena di chiedere a Padre Pio di diventare la sua guida spirituale e così la Golia, ascoltato il suo consiglio, fece a Padre Pio tale richiesta e quest’ultimo le rispose così: “Comportati bene, nella misura con la quale ti comporterai sarai mia figlia”.
“Dopo anni ho capito meglio questa risposta, ho capito che si riferiva alla purezza, Padre Pio mi invitava alla santità per mezzo della purezza” racconta Elena.
Dopo la morte di Padre Pio, Elena Golia ha avuto la grazia di fare altri due incontri straordinari che l’hanno aiutata nel suo cammino di fede, quello con don Dolindo Ruotolo e don Giuseppe Tomaselli.
Porta nel cuore la lettera che don Dolindo Ruotolo le scrisse nel 1969, delle parole molto profonde e profetiche, in cui il sacerdote parlava della Madonna e della penitenza. Un’altra profezia che don Dolindo le scrisse fu quella di dirle di aver sentito nel cuore che lei avrebbe avuto bisogno di una luce particolare per la sua vita.
Questa lettera poi la Golia l’ha consegnata al Postulatore della Causa di beatificazione di don Dolindo Ruotolo il quale attualmente è Servo di Dio.
Fu proprio a Casa Sollievo della Sofferenza che Elena conosce don Giuseppe Tomaselli, sacerdote esorcista carismatico con il dono della guarigione.
Quell’incontro per l’autrice fu un terzo momento speciale che l’ha aiutata ad aprire il cuore ancora di più alla grazia di Dio. In quell’incontro durante la benedizione del sacerdote, Elena ricorda di aver sentito un forte calore attraversarle il corpo. La donna infatti da anni soffriva di una malattia reumatica ma dopo quel momento è stata guarita.
Elena Golia testimonia la sua fede in varie parrocchie d’Italia, facendosi portavoce di queste tre figure che per lei sono state e continuano ad essere fondamentali nella sua vita. (Rita Sberna)
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