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L’amministrazione Biden invierà bombe a grappolo in Ucraina: cosa ha detto la Chiesa?

L’amministrazione Biden ha annunciato l’invio di bombe a grappolo per aiutare la controffensiva dell’Ucraina contro la Russia.

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Redazione (15/07/2023 16:35, Gaudium Press) Le bombe a grappolo, che sganciano da decine a centinaia di esplosivi su una vasta area, sono molto controverse e vietate da 123 Paesi, compresa la Santa Sede.

L’attuale legge degli Stati Uniti proibisce la produzione, l’uso o il trasferimento di munizioni a grappolo con tassi di fallimento superiori all’1%, ma questa legge sulla sicurezza può essere scavalcata dal president, se lo ritiene vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, a quanto afferma  il Washington Post.

Le bombe a grappolo rappresentano una minaccia rilevante per i civili a causa dell’ampia area di impatto e dell’alto tasso di fallimento, in quanto spesso non esplodono se non molto tempo dopo l’impatto. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di voler “selezionare attentamente” le bombe a grappolo con un tasso di fallimento inferiore al 2,35% da inviare in Ucraina.

Sebbene la Convenzione sulle munizioni a grappolo vieti l’uso, il trasferimento, la produzione e lo stoccaggio di bombe a grappolo, gli Stati Uniti, la Cina, la Russia e l’Ucraina non hanno firmato l’accordo e non sono vincolati da esso. Tuttavia, importanti alleati degli Stati Uniti come Regno Unito, Francia e Germania ne hanno vietato l’uso.

La Chiesa cattolica condanna da tempo l’uso delle munizioni a grappolo. Papa Benedetto XVI ha sostenuto il divieto delle munizioni a grappolo nel 2008 e la Santa Sede è stata tra le prime nazioni a ratificare e firmare la convenzione. La Chiesa ha chiesto l’universalizzazione e la piena attuazione del divieto delle bombe a grappolo e lo considera un passo esemplare affinché la comunità internazionale possa e debba vietare anche le armi nucleari.

Un comunicato stampa vaticano del 2008 diceva che: “La Santa Sede considera la Convenzione sulle munizioni a grappolo un passo importante nella protezione dei civili durante e dopo i conflitti, dagli effetti indiscriminati di questo tipo di armi disumane”.

In un discorso del 2017 che chiedeva il disarmo nucleare, Papa Francesco ha elogiato la messa al bando delle bombe a grappolo, indicandola come un indicatore per cui la comunità internazionale può e deve mettere al bando anche le armi nucleari.

La NATO ha assunto una posizione ambivalente sulla decisione degli Stati Uniti di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina, affermando che spetta ai singoli alleati prendere decisioni sulla consegna delle armi. La decisione è stata criticata dai membri democratici del Congresso, che sostengono che le bombe a grappolo sono armi indiscriminate che danneggiano i civili.

 

Raju Hasmukh con i file della CNA

 

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