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San Giovanni Berchmans, grande difensore dell’Immacolata

La tragedia si abbatte presto sulla famiglia di Giovanni: a soli 10 anni la madre si ammala gravemente e il ragazzo viene affidato alle cure degli zii.

San Juan Berchmans 2

                                                                                                                                  San Giovanni Berchmans 

Redazione (13/08/2023 17:54, Gaudium Press) La vita di questo Santo è ben lontana dall’essere qualcosa di simile a una deliziosa caramella, come a volte viene presentata. Raccogliamo piuttosto il prelibato sapore di una grande vita.

Giovanni nacque a Diest, un villaggio delle Fiandre, in Belgio, nel 1599. Suo padre era un conciatore di pelli e aveva creato una famiglia di buoni cristiani.

Orfano in giovane età

Ma la tragedia colpì la famiglia e quando Giovanni aveva solo dieci anni la madre si ammalò gravemente, così il ragazzo fu affidato alle cure degli zii e poi ad un collegio.

Il suo desiderio di diventare sacerdote affiorò presto e iniziò a studiare il latino nella scuola del villaggio. Ma mancavano i soldi, il padre voleva che Giovanni lavorasse e gli fece imparare un mestiere, e non voleva che il giovane seguisse la sua vocazione religiosa. Alla fine, la virtù stessa di San Giovanni Berchmans fece cambiare quest’uomo e lui stesso divenne sacerdote.

Per intervento provvidenziale, Giovanni entrò nella casa del canonico Froymont a Mechelen, dove contribuì all’educazione dei giovani nobili, trovando così il modo di continuare gli studi.

Entra nella Compagnia

A Mechelen i Gesuiti aprirono una scuola e, dopo aver letto una vita di San Luigi Gonzaga, Giovanni sentì la voce di Dio che gli diceva che lo voleva nella Compagnia di Gesù.

Le doti naturali, ma soprattutto soprannaturali del novizio Giovanni erano eccezionali, tanto che nel giro di un anno fu nominato maestro dei novizi. Nel 1618 prese i voti perpetui e fu poi inviato a Roma dove, a soli 22 anni, si ammalò e morì nel 1621.

Grande devoto della Beata Vergine, San Giovanni Berchmans era sicuro che restando unito alla Madre di Dio, “sono sicuro della mia salvezza, persevererò nella mia vocazione, otterrò tutto ciò che desidero, in una parola, sarò onnipotente”.

A quel tempo si discuteva se la Vergine fosse stata concepita senza peccato originale e un altro gesuita, san Roberto Bellarmino, era in prima linea per difendere il privilegio dell’Immacolata Concezione. Ben presto, però, la discussione si avviò verso il riconoscimento di questo grande dono della Vergine, e il teologo spagnolo Juan de Lugo disse che questo movimento era dovuto alle preghiere di Giovanni Berchmans, già noto per le sue virtù.

Alla fine della sua vita, San Giovanni aveva firmato con il proprio sangue l’impegno di “affermare e difendere ovunque si trovasse il dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine”.

Il suo cammino verso la virtù consisteva nell’adempiere agli obblighi in modo esemplare. “La mia più grande penitenza, la vita comune”. E così volle essere “un santo che non ha aspettative”, nella sua vita gesuitica, nella povertà, nell’obbedienza e nella purezza, virtù che brillavano in lui come in San Luigi Gonzaga.

E così raggiunse l’onore degli altari.

Con informazioni di Vatican News e Aciprensa

 

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