Più di 20.000 i partecipanti al Pellegrinaggio Nazionale al Santuario di Lourdes
Simbolica questa edizione del Pellegrinaggio Nazionale, che celebrava il suo 150° anniversario
Dopo aver raggiunto l’ingresso del Santuario, attraverso la porta di San Michele , i diversi gruppi di pellegrini si trovano nella piazza della Basilica del Rosario. Foto: LaCroix, twitter.
Redazione (16/08/2023 12:31, Gaudium Press) Il Pellegrinaggio Nazionale di Lourdes ha celebrato il suo 150° anniversario ieri 15 agosto. La Messa dell’Assunzione della Vergine è stata presieduta dal Nunzio Apostolico in Francia, Monsignor Celestino Migliore.
Più di 20.000 persone hanno raggiunto il santuario nel pomeriggio, dove padre Vincent Cabanac , Direttore Assunzionista del Pellegrinaggio Nazionale di Lourdes, ha presieduto la preghiera del Santo Rosario, che si svolge sempre dalla Grotta di Massabielle, dove la Beata Vergine apparve a Santa Bernadette.
Alle 17.10, dopo aver percorso la spianata, la processione è arrivata davanti alla Basilica del Rosario e i diversi gruppi di pellegrini hanno preso posto. L’età media che apriva la processione era bassa: i genitori con le carrozzine e poi i bambini hanno preso posto nella piazza. Dopo i malati, accompagnati dai barellieri dell’Hospitalité Notre-Dame de Salut (Nostra Signora della Salute).
La spianata si è gradualmente riempita e il Santissimo Sacramento è arrivato sul sagrato della Basilica. La processione è proseguita al suono di canti intervallati dalla recita di preghiere. La processione eucaristica si è conclusa sulla spianata davanti alla Basilica del Rosario.
“La Chiesa e i cristiani hanno un ruolo da svolgere”.
Dopo la Messa dell’Assunta, il 15 agosto è stato caratterizzato anche a Lourdes dalla tradizionale “Preghiera per la Francia e per il mondo”, che quest’anno ha una particolare risonanza, in un clima sociale e politico teso dopo i recenti disordini urbani. La tradizione di questa preghiera risale a diversi secoli fa.
Padre Cabanac ha alluso alla recente violenza urbana in Francia: “La Chiesa e i cristiani hanno un ruolo da svolgere, non sono spettatori di questi eventi. Possiamo essere tra coloro che curano e rassicurano”.
“È pericoloso non parlare esplicitamente dell’eutanasia quando vogliono metterla in pratica”. Citando Papa Francesco e la sua domanda durante la GMG di Lisbona (“Dove vai, Occidente? Con il rifiuto degli anziani, i recinti di filo spinato e le culle vuote…”), padre Vincent Cabanac ha commentato: “Queste parole trovano un’eco particolare in noi. Il rispetto per la vita si realizza in ogni fase, dalla nascita alla fine. Quando c’è un dibattito sulla fine della vita, è bene porre domande esistenziali, e pericoloso annacquare il vocabolario per non parlare esplicitamente di eutanasia quando la si vuole mettere in pratica”.
Ucraina, una “follia omicida”, provocata da “un’aggressione ingiustificata”.
Nella preghiera per il mondo, padre Vincent Cabanac ha ricordato la situazione internazionale e soprattutto la guerra in Ucraina: “Non sappiamo come fermare questa follia omicida provocata da un’aggressione ingiustificata”, ha insistito, prima di ricordare che “non è l’unico luogo in cui lo scatenamento della violenza sembra giustificare la continuazione della guerra”.
“Noi, l’Europa e in particolare la Francia, abbiamo un ruolo da svolgere, come ci ha ricordato Papa Francesco a Lisbona”, ha proseguito. (…) “Siamo consapevoli che dobbiamo permettere che emergano in mezzo a noi dei promotori di pace”.
Per padre Cabanac uno dei punti di forza di questo incontro sta nel suo aspetto unificante: tutte le generazioni e le condizioni sociali sono rappresentate, così come i malati e i più deboli, che costituiscono una parte preponderante.
Paulette partecipa a questo pellegrinaggio da 25 anni.
Paulette, una signora di 73 anni, si reca a Lourdes dal 1998, cioè da 25 anni. Per la sua famiglia, i cui membri sono sparsi in tutto il mondo, Lourdes è, insieme al Natale, un’occasione unica in cui tutti si riuniscono.
“A Lourdes ho scoperto il vero significato della fede”, dice Jules, 20 anni, di Nîmes, volontario a Notre-Dame-de-Salut. Anche i suoi coetanei, che di recente hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, sono andati al Pellegrinaggio Nazionale per fare volontariato e aiutare i malati che vengono a chiedere la guarigione alla Madre di Dio.
Ogni anno, durante l’alta stagione, circa 30.000 pellegrini tamil, per lo più provenienti dalle diaspore dello Sri Lanka o dell’India, riempiono le piazze del santuario di Lourdes. Per Lekeesha e Dilrukshi, che hanno fatto il viaggio dall’Italia, “è un sogno che diventa realtà”.
“Non ho più bisogno di prendere medicine”: suor Bernadette Moriau, 70 anni, miracolosamente guarita a Lourdes
Suor Bernadette Moriau ha parlato della sua guarigione avvenuta tre giorni dopo un pellegrinaggio nella città mariana di Lourdes, dopo aver sofferto per quasi quarant’anni di una malattia alle radici lombari e sacrali nota come “sindrome della cauda equina”. Mons. Jacques Benoît-Gonnin, vescovo di Beauvais, ha riconosciuto ufficialmente il carattere “prodigioso-miracolo” della sua guarigione nel 2018.
(Con informazioni tratte da La Croix)
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