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Napoli: ritrovamento casuale di una cappella affrescata
Durante il restauro di una parete dell’edificio dell’Archivio di Stato di Napoli, gli operai si sono imbattuti in affreschi dietro una parete del chiostro, che era stata murata
Redazione (17/08/2023 16:54, Gaudium Press) L’Archivio di Stato di Napoli ha sede in un antico monastero benedettino, dedicato a San Severino del Norico e a San Sossio, due santi locali.
Il monastero fu costruito nell’846 nel centro storico di Napoli. Per secoli è stato al servizio di una fiorente comunità di monaci benedettini. Nel 1799 i monaci furono espulsi e il monastero – per ordine del cardinale Fabrizio Ruffo, che governava Napoli alla fine del XVIII secolo – fu trasformato in un deposito di armi.
Nel 1848, l’Archivio di Stato, contenente migliaia di documenti, dai trattati di medicina medievali agli atti notarili del XV secolo, fu trasferito nell’ex monastero benedettino per ordine di Gioacchino Murat, il generale francese che governava Napoli durante l’occupazione.
Oggi l’Archivio di Stato è un edificio governativo, ma il suo passato monastico è sottolineato da splendidi chiostri e opere d’arte (come una serie di affreschi del maestro rinascimentale Antonio Solario, che raffigurano i principali aspetti della vita di San Benedetto). Da qualche mese sono iniziati i lavori di restauro di alcune pareti dell’edificio.
Durante la pulizia, gli operai hanno scoperto che dietro un muro ricoperto di mattoni c’era qualcosa. Si trattava di un affresco rinascimentale perfettamente conservato! Ripulendo l’area, si è scoperto che si trattava di una cappella, e che non erano più visibili né la porta né la scala.
L’affresco raffigura la Madonna con in braccio Gesù. Sulle due pareti adiacenti sono stati trovati altri due affreschi raffiguranti i due santi: Severino del Norico e Sossio.
Il direttore artistico dell’Archivio di Stato di Napoli ha precisato: “Non avevamo idea che si trattasse di una cappella!”.
Con informazioni e foto Archivio di Stato di Napoli/ Facebook.
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