Il Santuario di Aparecida sospende la collocazione dei mosaici di Rupnik
Si era parlato di interruzione temporanea, ma ora i mosaici del sacerdote accusato di abusi Marko Rupnik, non dovrebbero più essere collocati nella Basilica di Aparecida.
Redazione (24/08/2023 12:38, Gaudium Press) Radio Itatiaia riferisce che “la lavorazione dei mosaici sulle facciate del Santuario Nazionale di Nostra Signora di Aparecida ad Aparecida (SP) è stata interrotta dopo che il sacerdote responsabile dei lavori è stato espulso dalla Compagnia di Gesù, l’ordine a cui apparteneva. Il delegato per le Case e le Opere Romane Internazionali della Compagnia di Gesù, p. Johan Verschueren, ha informato la congregazione della sua decisione in una lettera aperta”.
Marko Ivan Rupnik, 68 anni, sacerdote artista gesuita, è tuttora accusato di aver abusato di circa 20 religiose ed ex religiose della Comunità di Loyola.
Nel 2019 era stata avviata la realizzazione del progetto artistico, con l’obiettivo di trasformare la facciata della basilica del più importante santuario mariano del Brasile, in una delle “più grandi Bibbie a cielo aperto” del mondo attraverso i mosaici.
I lavori sulla facciata nord della chiesa sono già stati completati e sono stati inaugurati nel marzo di quest’anno. Il progetto è stato condotto dal Centro Aletti di Roma, che Rupnik ha diretto per lungo tempo e che ha all’attivo più di 200 opere musive in chiese dei cinque continenti.
“Ora l’opera rimane indefinita e paralizzata. Dal febbraio di quest’anno, la Compagnia di Gesù ha vietato al sacerdote di realizzare opere pubbliche. Nonostante l’inaugurazione della facciata nord, gli altri tre mosaici devono ancora essere completati”, ha sottolineato Itatiaia.
L’agenzia di stampa Zenit si chiede se, oltre alla sospensione, sia o meno opportuno rimuovere i pannelli musivi già installati nel santuario.
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