Nelle faccende quotidiane Dio è sempre presente
Redazione (Lunedì, 16-12-2019, Gaudium Press) E’ facile riconoscere la presenza di Dio quando ci troviamo in un luogo sacro: una chiesa, un santuario, la propria parrocchia o quando andiamo in pellegrinaggio verso qualche meta religiosa. Invece anche se non sembra così, la presenza di Dio è anche quando ci troviamo a casa, a svolgere dei semplici lavori domestici.
Il nostro quotidiano, potrebbe causarci stress, tutto questo è dovuto a ciò che ci ritroviamo a fare durante la nostra giornata. Una santa molto conosciuta come Santa Teresa d’Avila, ci ricorda che i doveri quotidiani sono dei doni, un’opportunità per trovare la presenza di Dio in essi.
La santa insegnava alle sue religiose, di approfittare dei momenti di quotidianità per cercare la presenza di Dio, affinchè ogni cosa venisse santificata.
Nel libro delle Fondazioni, Santa Teresa d’Avila ha scritto: “O mie figlie, non ci sia negligenza. Quando l’obbedienza chiama a compiti esteriori (come ad esempio in cucina, tra piatti e pentole), ricordatevi che Nostro Signore vi accompagna, per aiutarvi nei vostri doveri interiori ed esteriori”.
Santa Teresa credeva che ciò che si fa nel quotidiano, erano azioni e momenti di grande santificazione verso il Signore. Serve un grande sforzo per svolgerli con gioia, ma poi riceviamo una grande ricompensa per la nostra obbedienza fedele.
“È vero che la massima perfezione non consiste nelle delizie interiori, né in rapimenti sublimi o in visioni, né nel fatto di avere il dono della profezia, ma nel rendere la nostra volontà così conforme a quella di Dio da desiderare con tutto il nostro cuore ciò che sappiamo che Egli desidera; riceveremo ciò che è amaro con la stessa gioia con cui accogliamo ciò che è dolce e gradevole, ricordando che questa è la volontà della Sua Maestà Divina”.
Dobbiamo sempre ricordarci che Dio è con noi in qualsiasi momento della giornata: anche davanti ai fornelli, al bucato ecc … Lui ci sta accanto. Se pensiamo che siamo sempre alla Sua presenza, ogni nostra azione quotidiana acquisterà un grande valore e sicuramente sarà compiuta con molto amore.
“Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria, per vedere il molto che dobbiamo a Dio e il bisogno che abbiamo della sua misericordia, è una vera follia”.
“Non senza una profonda ragione nostro Signore ha voluto manifestare debolezza. È chiaro che non la sentiva, essendo egli la stessa forza; ma l’ha fatto per nostra consolazione, per mostrarci quanto sia opportuno passare dai desideri alle opere e indurci a considerare che, quando un’anima comincia a mortificarsi, tutto le riesce gravoso”. Santa Teresa d’Avila (Rita Sberna)
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