Una vita virtuosa è ciò che piace a Dio
Chiunque voglia comprendere e gustare la pienezza delle parole di Cristo deve sforzarsi di conformare la propria vita alla sua.
Redazione (10/12/2023 14:36, Gaudium Press) “Chi segue me non cammina nelle tenebre” (Gv 8,12) Con queste parole, Cristo ci esorta a imitare la sua vita e i suoi comportamenti se vogliamo davvero essere illuminati e liberati da ogni cecità di cuore.
La meditazione della vita di Gesù deve quindi essere il nostro impegno principale.
La dottrina di Cristo supera tutte le dottrine dei santi e chi ha il suo Spirito troverà la manna nascosta in essa.
Ma capita a molti che, pur ascoltando spesso il Vangelo, ne traggano poco profitto perché mancano dello spirito di Cristo.
Chi vuole comprendere e gustare la pienezza delle parole di Cristo deve sforzarsi di conformare la propria vita alla sua.
In verità, le parole sublimi non rendono l’uomo santo e giusto; è una vita virtuosa che lo rende gradito a Dio. È meglio provare la misericordia che saperla definire.
La saggezza suprema consiste nel cercare il Regno dei Cieli disdegnando il mondo.
È vanità, quindi, accumulare ricchezze effimere e riporre in esse la propria fiducia.
È vanità anche aspirare agli onori e godere di posizioni elevate.
È vanità seguire gli appetiti della carne e desiderare ciò che poi sarà severamente punito.
È vanità desiderare di vivere a lungo senza preoccuparsi di vivere bene.
È vanità preoccuparsi solo della vita presente e non prevedere il futuro.
È vanità amare ciò che passa così velocemente e non cercare, in fretta, la felicità che dura per sempre.
Tratto da: THOMAS KEMPIS. L’imitazione di Cristo. São Paulo: Cultor de livros, 2019, p. 26.
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