San Malachia promette le benedizioni del Signore se c’è il ravvedimento
È l’ultimo dei 12 profeti minori.
Redazione (18/12/2023 16:11, Gaudium Press) Malachia, profeta dell’Antico Testamento, visse prima del 460 a.C., dopo l’esilio babilonese. Apparteneva alla tribù di Zabulon e fu l’ultimo dei dodici profeti minori. Malachia potrebbe non essere il suo nome, ma il suo incarico:
“Oracolo. La parola del Signore a Israele per mezzo del ministero di Malachia”, recita il primo versetto del Libro sacro, ma Malachia significa “il mio messaggero”.
Il libro di Malachia mette in guardia il popolo che non cammina per le vie di Dio. Ma promette loro che se si ravvedono, Dio si donerà completamente al popolo:
“Portate tutta la decima nella casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia Casa; e mettetemi alla prova, dice il Signore Sebaoth, per vedere se non aprirò per voi le cateratte del cielo e non riverserò su di voi la benedizione finché non ne rimarrà più…”.
Questa è la caratteristica principale del libro di Malachia: promette la presenza di Dio in ogni uomo.
È l’autore del celebre testo: “Ecco, io manderò il mio messaggero ed egli preparerà la via davanti a me; e il Signore, che voi cercate, verrà all’improvviso nel suo tempio, insieme all’angelo dell’alleanza, che voi sospirate”, che è stato interpretato in senso messianico, come figura di San Giovanni Battista. Ma questo testo può anche essere interpretato come un riferimento alla protezione dispensata da tutti gli angeli.
Da non confondere con San Malachia di Armag, un vescovo a cui sono attribuite alcune profezie sui papi.
Con informazioni tratte da Il testimone fedele.
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