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Quale fu il percorso dei Re Magi dalla Persia a Betlemme?

 C’erano solo due percorsi. Apparentemente ne seguirono uno all’andata e uno al ritorno.

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Redazione (06/01/2024 13:31, Gaudium Press) Nicolás de Cárdenas riporta su Aciprensa le affermazioni dell’archeologa Cayetana Johnson, dell’Università di San Dámaso di Madrid, secondo cui gli scritti dell’esploratore Marco Polo aiutano a scoprire il possibile percorso seguito dai Magi per raggiungere Betlemme.

San Matteo racconta che “quando Gesù nacque a Betlemme di Giuda, al tempo del re Erode, giunsero a Gerusalemme dei magi provenienti dall’Oriente” alla ricerca del re dei Giudei. Dopo aver consultato i suoi sapienti, il crudele Erode indicò ai Re Magi la città di Betlemme. Ma dopo aver adorato il Bambino, “avendo ricevuto in sogno l’oracolo di non tornare da Erode, [i Magi] partirono per il loro paese per un’altra strada” (Mt 2,12).

Si dà il caso che nel 1298 l’esploratore veneziano Marco Polo scrisse I viaggi di Marco Polo e vi annotò:

“Nei tempi antichi, tre re di quel paese andarono ad adorare un certo re appena nato e portarono con loro tre doni, oro, incenso e mirra: l’oro per sapere se era un re terreno; l’incenso per sapere se era Dio; la mirra per sapere se era un uomo mortale”.

Marco Polo trovò tracce dei magi a Saba (l’attuale Saveh, a sud-ovest di Teheran). “Secondo la tradizione locale sono sepolti lì ‘i magi che vennero ad adorare Cristo a Betlemme’, a quanto riferiva l’esploratore veneziano”, dice Johnson.

Nelle dichiarazioni rilasciate ad Aciprensa, l’archeologo Johnson afferma che “il viaggio dalla Persia a Betlemme poteva offrire solo due percorsi a causa della presenza del Grande Deserto Arabico”.

A nord di questo deserto si andava “lungo la linea del fiume Eufrate, per raggiungere Edessa, svoltare verso Damasco e percorrere la Via del Re, il cui percorso corre parallelo al fiume Giordano per concludersi nel Golfo Persico”.

L’altra opzione era quella di attraversare il deserto per raggiungere Petra, vicino al Mar Morto. Ma per Cayetana H. Johnson è più probabile che abbiano preso la prima strada perché andarono a trovare Erode il Grande, che si sarebbe trovato a Gerico dove aveva i suoi palazzi invernali.

Come fecero ritorno i Magi?

È noto che i Magi non fecero ritorno per la stessa via per evitare Erode. Se si fossero avvicinati a Gerusalemme o a Gerico, gli agenti del re avrebbero di certo riferito. L’opzione era quindi quella di attraversare il deserto arabo.

“A sud del Mar Morto, la Via del Re andava a Petra, poi a est sulla via che dal sud attraversa il Deserto Arabico e porta alla Persia centrale”, racconta l’esperto.

Per raggiungere la Via del Re da Betlemme, “l’accesso alla via commerciale della Partia meridionale avveniva attraverso la Via dei Patriarchi”, l’unica che attraversa il Paese da nord a sud e “raggiungeva Hebron dopo aver attraversato Betlemme”. Da lì si collegava alla Via delle Spezie fino al Mar Morto. Lì, attraverso la Via del Re, raggiungeva Petra e da lì la Persia.

Esistevano alternative più brevi, ma comportavano un viaggio più difficile “con meno posti di commercio e rifornimento e maggiori rischi”.

 

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