Spagna: la comunità autonoma di Murcia vieta i cellulari nelle scuole
Cresce in tutto il mondo il movimento anti-smartphone nelle scuole
Foto: Inspa Makers su Unplash
Redazione (10/01/2024 14:52, Gaudium Press) Il movimento anti-smartphone nelle aule scolastiche non fa che crescere. Questo va di pari passo con la consapevolezza dei danni che telefoni cellulari e tablet causano alle giovani menti.
Di recente due insegnanti in Spagna hanno raccolto 63.000 firme perché i bambini “non abbiano il proprio cellulare”.
Già nel 2014 la comunità di Castilla-La Mancha aveva posto il veto all’uso dei cellulari nelle aule scolastiche, comunità a cui si sono poi aggiunte la Galizia e Madrid. Nelle altre, ogni scuola ha l’autonomia di decidere in merito.
Ma in un movimento che continua a crescere, da lunedì anche la comunità autonoma di Murcia ha vietato l’uso dei cellulari nelle scuole: non solo sono vietati all’interno delle aule, ma anche durante l’intera giornata scolastica, intesa come spazio di tempo che comprende l’orario scolastico, il tempo della ricreazione e i periodi dedicati allo svolgimento di attività complementari ed extrascolastiche, a meno che non sia espressamente previsto nel progetto educativo del centro a fini didattici.
Sono previste eccezioni per i bambini che dimostrano di avere necessità o eccezionalità. Ma a parte questi casi, è proibito ogni altro uso.
Questa crescente consapevolezza dell’interferenza degli smartphone nel processo educativo, ha portato il Ministero dell’Istruzione spagnolo a proporre, a tutte le comunità autonome, di vietare i telefoni cellulari nelle scuole primarie e secondarie.
Con informazioni di Hispanidad.com
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