“Nessun dialogo col diavolo” ha raccomandato Papa Francesco
Il Pontefice ha ribadito che Gesù non ha mai dialogato con il diavolo: “Quando è stato tentato nel deserto, le risposte di Gesù sono state parole della Bibbia, mai dialogo”.
Foto: Media Vaticani.
Redazione (30/01/2024 15:12, Gaudium Press) Domenica scorsa, 28 gennaio, davanti a migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha commentato il Vangelo del giorno, che racconta l’episodio in cui Nostro Signore Gesù Cristo libera una persona posseduta da uno spirito maligno.
Il Santo Padre ci ha avvertito di essere attenti alle costrizioni che soffocano la nostra libertà, perché il diavolo vuole sempre imprigionare la nostra anima e toglierci la possibilità di scegliere liberamente. Per questo motivo, dobbiamo vigilare sui vincoli che soffocano la nostra libertà.
Gesù non ha mai dialogato con il diavolo
Ha poi elencato alcune delle catene che possono imprigionare il nostro cuore, come le dipendenze, le mode e l’ idolatria del potere. Secondo il Pontefice, “tutte queste dipendenze ci rendono schiavi, sempre insoddisfatti, inducono al consumismo e all’edonismo, mercificano le persone e compromettono le relazioni”.
Foto: Vatican Media.
Francesco ha anche messo in guardia sul fatto che, seguendo l’esempio di Nostro Signore Gesù Cristo, non dovremmo mai dialogare con il diavolo. “Gesù libera dal potere del male, ma – facciamo attenzione – scaccia il diavolo, ma non dialoga con lui. Gesù non ha mai dialogato con il diavolo. E quando fu tentato nel deserto, le risposte di Gesù furono parole della Bibbia, mai un dialogo. Fratelli e sorelle, non c’è dialogo con il diavolo! Attenzione: non si può dialogare con il diavolo, perché se si inizia un dialogo, lui vince. Sempre. Fate attenzione”, ha ammonito.
Nella tentazione, invocate Nostro Signore Gesù Cristo
Il Papa ha anche raccomandato che, quando siamo tentati e oppressi o sentiamo stringere le catene del male e della paura, dobbiamo invocare Nostro Signore Gesù Cristo, perché il Signore vuole ripetere al maligno: “Vattene, lascia stare quel cuore, non dividere il mondo, le famiglie, le nostre comunità; lasciale vivere serenamente, perché vi fioriscano i frutti del mio Spirito, non i tuoi. Perché regnino tra loro l’amore, la gioia e la mitezza, e al posto della violenza e delle grida di odio ci siano libertà e pace, rispetto e cura per tutti”.
Infine, il Pontefice ha proposto ai fedeli di porsi le seguenti domande: “Voglio davvero liberarmi da quei legami che mi legano il cuore? So dire ‘no’ alle tentazioni del male prima che si insinuino nella mia anima? Invoco Gesù, gli permetto di agire in me, di guarirmi interiormente?”. “Che la Beata Vergine ci protegga dal male”, ha concluso. (EPC)
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