Pakistan: i cristiani non saranno più costretti a studiare l’Islam a scuola
Il governo del Pakistan ha deciso che lo studio della religione islamica non sarà più obbligatorio per gli studenti non musulmani. I cristiani potranno studiare la Bibbia e la storia della Chiesa cattolica.
Redazione (30/01/2024 20:08, Gaudium Press) Il Ministero dell’Istruzione federale e della Formazione professionale del Pakistan ha deciso che gli studenti non musulmani non saranno più obbligati a studiare l’Islam a scuola.
Il nuovo curriculum di materie entrerà in vigore a partire dal prossimo anno scolastico (2024-2025) e comporterà che gli studenti dal primo al dodicesimo anno di scuola, che non sono musulmani, potranno studiare la propria religione.
La non obbligatorietà degli studi islamici rappresenta una piccola vittoria per la libertà religiosa nel Paese, come ha sottolineato l’International Christian Concern Association.
I cristiani pakistani sono spesso accusati di blasfemia, picchiati e sottoposti a conversioni forzate o a matrimoni forzati per le donne cristiane. Secondo l’ultimo rapporto della ONG protestante Open Doors, il Pakistan è al settimo posto tra i Paesi che perseguitano maggiormente i cristiani nel mondo.
Il nuovo piano di studi prevede uno studio approfondito della Bibbia, degli insegnamenti evangelici, della storia della Chiesa cattolica e dell’influenza del cristianesimo in Pakistan, compresa la storia di San Tommaso e del suo Ministero nell’Asia meridionale.
Sono inoltre previsti studi sui valori cristiani, come il martirio, per cui gli studenti studieranno la storia di Shahbaz Bhatti, il ministro cattolico pakistano ucciso nel 2011 per aver denunciato la persecuzione dei cristiani e aver difeso Asia Bibi.
Anjum James Paul, presidente dell’Associazione pakistana degli insegnanti delle minoranze, ha accolto con favore la notizia, che rappresenta una vittoria dopo anni di lotta per un’istruzione equa per i cristiani del Paese.
Nonostante il nuovo piano di studi, rimangono altre sfide da affrontare. Poiché il Pakistan è un Paese a maggioranza musulmana, gli insegnanti devono essere adeguatamente formati per adattarsi al nuovo curriculum, oltre a preparare materiale didattico appropriato per i corsi sulla religione cattolica. (FM)
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