La piccola Anita è stata salvata dalla Madonna del Cerro
Bimba affetta dalla sindrome di Kawasaki, guarita velocemente.
Redazione (22/07/2020 17:20, Gaudium Press) La Madonna del Cerro, viene venerata nelle Marche, a lei sono attribuiti numerosi miracoli. Il santuario a lei dedicato è quello di Sassoferrato, lì ogni anno si recano tanti pellegrini per ringraziare, tra queste persone vi sono anche i genitori della piccola Anita.
I genitori della bimba sono Emanuela Libori ed Enrico Silvestrini, Anita è una bimba di tre anni affetta dalla sindrome di Kawasaki, sono originari proprio di Sassoferrato e per tutti questi tre anni, si sono sentiti ripetere più volte, dai medici degli ospedali “Profili di Fabriano e Salesi” di Ancona che «Un miglioramento così repentino non è spiegabile con le sole terapie».
Questa sindrome è poco conosciuta e colpisce i bambini sotto i cinque anni, è una vasculite che interessa le arterie, per tale motivo le coronarie possono subire un’infiammazione, che può essere diversa per la gravità.
Le coronarie colpite da questa sindrome, tendono a dilatarsi fino a formare dei giganti aneurismi. Anita ha rischiato proprio questo ma qualcuno … ha pensato di cambiare la situazione e infatti anche i medici ancora oggi, non riescono a spiegarsi come sia successo il contrario.
I genitori della bambina raccontano: “Tutto è iniziato a maggio di qualche anno fa. Dopo sei giorni di febbre altissima, che peggiorava rapidamente raggiungiamo l’ospedale di Fabriano. I valori della Proteina C reattiva erano alle stelle tanto da far sospettare diverse gravi diagnosi: intossicazioni da farmaci o tossinfezioni e alcune malattie autoimmuni a noi ancora sconosciute come la sindrome di Kawasaki. I medici hanno deciso subito per un trasferimento d’urgenza all’Ospedale Salesi».
Proprio in quell’ospedale, i medici informano i genitori che la loro bambina poteva essere affetta dalla sindrome di Kawasaki ma la diagnosi era ancora incerta. L’unica terapia consisteva nell’infusione di immunoglobuline tramite vena.
«Il panico si trasformò in disperazione. Poi la luce. Il martedì mattina, dopo una notte appesi alla speranza che la terapia funzionasse, Anita dava evidenti segni di miglioramento. La febbre era svanita e l’ecocardiogramma ripetuto a 24 ore di distanza dava tutti esiti negativi. Il cuore era di nuovo perfetto. La bambina, grazie a Dio, migliorava a vista d’occhio. Molti medici hanno avuto il piacere ed il coraggio di usare la parola miracolo» raccontano al Corriere Adriatico.
«Molti medici ci hanno detto che un miglioramento così repentino non è spiegabile con le sole terapi». La risposta di Anita alla terapia è stata eccezionale perché quando la malattia compare con tutta la sua forza i danni cardiaci sono già permanenti. In questo caso, invece, la terapia ha funzionato bene e abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo» ricordano i genitori.
Tra un ospedale e l’altro, Anita è stata sempre accompagnata da un immagine della Madonna del Cerro invocata per i casi più gravi.
Tra i vari miracoli avvenuti per intercessione della Madonna del Cerro si ricorda il caso di una donna che non aveva latte per allattare il proprio piccolo, più volte invocata dal marito e quella di un bambino posseduto. Ovviamente per i genitori di Anita, questa guarigione è dovuta all’intercessione della Madonna del Cerro. (Rita Sberna).
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