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In autunno cambiamenti per la partecipazione dei fedeli all’Eucarestia

Stop al limite di 200 posti, la Cei scrive una lettera ai vescovi italiani sulle nuove disposizioni sui sacramenti e la ripresa del catechismo.

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Rita Sberna (27.07.2020 15:24, Gaudium Press) La Presidenza della Cei ha deciso di scrivere una lettera ai vescovi per favorire nuove forme di presenza ecclesiale. In quest’anno che è stato segnato dalla pandemia, la missiva ha anche l’obiettivo di indicare i modi in cui la ripresa pastorale, in autunno, dovrà avvenire.

C’è da dire che molti fedeli non vanno a messa perché sono bloccati dalla paura, tale missiva vuole sfatare tutte le forme di paure per coinvolgere nuovamente i fedeli a partecipare alla Santa Messa.

 

Le indicazioni della Cei per l’autunno

Si potrà andare oltre il limite massimo di 200 posti nei riti comunitari all’interno delle chiese; si potrà riprendere la celebrazione dei sacramenti per l’iniziazione cristiana; a partire dalle comunioni alle cresime.

Sarà possibile far ritornare il coro durante la messa; non saranno più fermate le iniziative di evangelizzazione per i ragazzi.

Ovviamente i vescovi ci tengono a dire che la ripresa autunnale delle celebrazioni e di tutto ciò che ne concerne, avverrà gradualmente.

La lettera della Cei

Nella lettera la Cei invita: «lavorare insieme per porre le condizioni con cui aprirsi a nuove forme di presenza ecclesiale». Nel rinnovare la «riconoscenza ai sacerdoti e ai catechisti per la generosa e creativa disponibilità con cui, anche in questi mesi difficili, hanno saputo mantenere i contatti con le persone, in particolare i ragazzi e le loro famiglie, ricorrendo ampiamente all’uso dei mezzi digitali», la presidenza evidenzia ora l’urgenza «di progettare, con le dovute precauzioni, un cammino comunitario che favorisca un maggior coinvolgimento dei genitori, dei giovani e degli adulti, e la partecipazione all’Eucaristia domenicale».

Infatti, in alcune regioni, i timori del contagio limitano le presenze alle celebrazioni festive. La lettera, frutto della riflessione maturata nell’ultima riunione della presidenza, si sofferma sul ritorno alla celebrazione dell’Eucaristia con il popolo, «segnato anche da un certo smarrimento (in particolare, una diffusa assenza dei bambini e dei ragazzi), che richiede di essere ascoltato».

In Avvento, l’uso di un nuovo messale

Il nuovo messale verrà utilizzato con l’arrivo dell’avvento, ciò che cambierà nella terza edizione italiana del Messale Romano, sarà ad esempio la preghiera del Padre Nostro (da non ci indurre in tentazione a non abbandonarci alla tentazione).

L’utilizzo del nuovo testo sarà disponibile da settembre ma diventerà obbligatorio per tutte le parrocchie, dalla prima domenica di avvento, il 29 novembre.

Indicazione sui sacramenti

Per quando riguarda la cresima, la Cei stabilisce: «oltre ad assicurare il rispetto delle indicazioni sanitarie, in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando». La stessa attenzione «sarà necessaria per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati». Mentre si attendono dal ministero dell’Interno indicazioni per un ritorno dei cantori e dei cori, «la possibilità dei familiari di partecipare insieme alle celebrazioni, stando in uno stesso banco, trova risposta positiva nella prassi della vita quotidiana».

Inoltre la Cei invita a studiare nuove forme di catechesi per divulgare e trasmettere il Vangelo alle comunità.

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