L’Alleanza di Dio potrà essere infranta?

L’Alleanza che Dio stringe con gli uomini può essere distrutta?

Foto: Arautos Cotia

Redazione (17/03/2024 13:49, Gaudium Press) In questo tempo di Quaresima, la Santa Chiesa desidera istruire i suoi figli con letture che li preparino e li stimolino adeguatamente per le vicine celebrazioni pasquali.

In questa quinta domenica, la liturgia tratta dell’alleanza di Dio con gli uomini.

Questa alleanza può essere infranta? Chi la rompe davvero, Dio o l’uomo?

L’alleanza nell’Antico Testamento

La prima lettura, tratta dal libro del profeta Geremia, recita:

“Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, in cui concluderò una nuova alleanza con la casa d’Israele e di Giuda, non come l’alleanza che feci con i loro padri quando li presi per mano per farli uscire dall’Egitto” (Ger 31,31).

Quando Adamo ed Eva infransero la legge divina mangiando il frutto proibito, furono espulsi dal Paradiso da Dio (cfr. Gen 3,22), perché non erano più degni di abitare in quel luogo preparato dal Creatore con tanta cura. In seguito, quando l’umanità era caduta in una terribile decadenza morale, Dio inviò il diluvio che coprì tutta la terra, e concluse una nuova alleanza con Noè (cfr. Gen 9,9-16). Ma gli uomini peccarono di nuovo, costruendo la Torre di Babele, e Dio li disperse sulla terra, confondendo le loro lingue (cfr. Gen 11,1-10).

In seguito, Dio strinse un’alleanza unica con Abramo, benedicendolo e promettendogli una discendenza numerosa come la sabbia del mare (cfr. Gen 12,1-4; 15,18). Gli Ebrei, suoi discendenti, dopo aver subito una crudele schiavitù in Egitto, furono liberati da Mosè e videro la mano di Dio compiere grandi meraviglie e miracoli davanti ai loro occhi. Nonostante ciò, non riconobbero le sue vie, adorando falsi dei e mormorando in cuor loro contro l’Altissimo.

Possiamo quindi constatare che molte volte, nel corso dell’Antico Testamento, l’umanità ha violato i precetti divini, non è stata all’altezza della misericordia divina e quindi è stata punita da Dio.

Secondo una visione unilaterale, saremmo portati a credere che, di fronte a queste prevaricazioni, sia Dio a rompere l’alleanza con gli uomini quando questi Lo offendono. Invece è vero il contrario: sono gli uomini a rompere l’alleanza con il Creatore!

Tuttavia, Dio mostra misericordia verso gli uomini, come abbiamo visto in precedenza, stringendo nuove alleanze. In questo senso, il profeta Esdra esclama che, anche se il popolo ha offeso Dio, Egli ha avuto misericordia di loro: “Per la tua grande misericordia non li hai affatto confusi e non li hai abbandonati, perché sei un Dio misericordioso e benevolo” (Ez 9,31).

In questo modo Dio, nella sua insondabile benevolenza, è venuto sulla Terra a portare un’alleanza eterna, che non avrà mai fine; è venuto a redimere l’umanità, immolandosi sulla Croce, per amore nostro, e non rifiutando di subire le peggiori derisioni e sofferenze.

Il Vangelo di oggi sottolinea questa verità quando Gesù dice:

“Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32).

Nemmeno la quantità dei nostri peccati è riuscita a cancellare l’amore divino, perché questa alleanza non può essere infranta da Dio! – E sarà allora infranta da parte nostra?

Per non romperla, basterebbe che ascoltassimo il consiglio datoci da Nostro Signore nel Vangelo di oggi:

“Chi si aggrappa alla propria vita la perderà, ma chi fa poco conto della propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se qualcuno vuole servirmi, mi segua, e dove sono io sarà anche il mio servo” (Gv 12,25-26).

Si tratta quindi di chiedere a Nostro Signore, attraverso le suppliche di Maria, che ci ottenga la grazia di staccarci completamente da tutto ciò che ci allontana dall’alleanza stabilita con noi attraverso il nostro Battesimo.

Che il nostro essere, il nostro cuore e le nostre aspirazioni siano ancorati a questa alleanza eterna, sicuri che Dio non ci abbandonerà mai.

Di Guilherme Motta