Ritorna dopo 140 anni l’antica campana di Santa Maria Maggiore
La campana suonava nel punto più alto di Roma fino al 1884, quando fu sostituita in seguito alla sua rottura.
Foto: Divulgazione/Basilica di Santa Maria Maggiore.
Redazione (28/03/2024 16:04, Gaudium Press) Dopo 140 anni, l’antica campana detta “La Sperduta” è tornata nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma. La campana era stata sostituita nel 1884 a causa della sua rottura. All’epoca era stata trasferita e conservata nei Musei Vaticani per decisione di Papa Leone XIII.
Artefatto di grande valore culturale
La campana originale è tornata alla sua sede nella Basilica romana e, a partire dal 7 aprile, sarà esposta lungo il percorso dell’area museale che conduce all’Aula delle Benedizioni. Questo manufatto di grande valore culturale per la Basilica, è un pezzo storico che fa parte del periodo di massimo splendore artistico , che ebbe luogo durante il pontificato di Niccolò IV, il primo Papa francescano.
La campana era stata donata da un senatore romano
Secondo un comunicato della stessa basilica papale, la campana fu donata dal senatore romano Pandolfo Savelli “per l’onore di Dio e della Madonna” e fu installata sul campanile che ancora oggi è il punto più alto del centro di Roma. Fu ricavata da un’antica campana dell’epoca di Papa Callisto II.
Rintocchi ogni giorno alle 21.00
Ogni giorno, alle 21, la campana che ha sostituito la “Sperduta” suona, “in ricordo della storia della pellegrina che si era smarrita nella notte e che, grazie ai suoi rintocchi, aveva ritrovato la strada per la città”. Secondo il comunicato, d’ora in poi “la storia della Sperduta non si riferirà solo alla giovane pellegrina, ma anche alla storica campana stessa, che torna in Basilica dopo 140 anni”. (EPC)
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