Papa Francesco lava e bacia i piedi alle detenute a Roma
Le detenute sono rimaste visibilmente commosse dal gesto del Pontefice
Foto: Vatican Media.
Redazione (29/03/2024 12:23, Gaudium Press) Nel pomeriggio del Giovedì Santo, Papa Francesco ha visitato il penitenziario femminile di Rebibbia a Roma. Nella struttura, che ospita 360 donne e un bambino, il Santo Padre ha celebrato la Messa della Cena del Signore, che apre il Triduo Pasquale.
Foto: Vatican Media.
Nella sua omelia, il Pontefice ha parlato della cerimonia della Lavanda dei piedi, un episodio in cui Nostro Signore Gesù Cristo si è umiliato davanti ai suoi apostoli, dimostrando di essere venuto per servire e insegnando così ai suoi discepoli la via del servizio.
Francesco ha anche parlato del tradimento di Giuda, sottolineando come il denaro e l’egoismo possano fare del male.
“Gesù perdona tutto. Gesù perdona sempre. Tutto ciò che chiede è che noi chiediamo perdono. Chiediamo oggi al Signore la grazia di non stancarci. Tutti abbiamo sempre piccoli fallimenti, grandi fallimenti – ognuno ha la sua storia. Ma il Signore ci aspetta sempre, a braccia aperte, e non si stanca mai di perdonare”, ha detto.
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Poco dopo ha annunciato che avrebbe lavato i piedi a dodici detenute, ripetendo il gesto di Nostro Signore Gesù Cristo durante l’Ultima Cena: “È un gesto che richiama l’attenzione sulla vocazione al servizio. Chiediamo al Signore di farci crescere tutti nella vocazione al servizio”. Poi ha raggiunto, sulla sedia a rotelle, le detenute, che erano già sistemate in modo appropriato, e ha lavato e baciato i piedi a ciascuna di loro.
Le detenute erano visibilmente commosse dal gesto del Pontefice. Avevano tra i 40 e i 50 anni e provenivano da Bulgaria, Nigeria, Ucraina, Russia, Perù, Venezuela, Bosnia-Erzegovina e dalla stessa Italia.
Al termine della celebrazione, il direttore del carcere ha ringraziato il Papa per la sua visita. Francesco ha ricevuto dalle detenute alcuni doni: un grande cesto di prodotti agricoli coltivati dalle stesse donne nell’orto del carcere e un rosario fatto di uncinetto e perle, prodotto nel laboratorio di oreficeria. (EPC)
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