Il Papa all’Udienza Generale: “Senza giustizia non c’è pace”
Davanti a numerosi fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha parlato della Virtù della Giustizia.
Foto: Media Vaticani.
Redazione (04/04/2024 15:12, Gaudium Press) Durante l’Udienza Generale di questo mercoledì 3 aprile, Papa Francesco ha proseguito il ciclo di catechesi sui vizi e le virtù, soffermandosi sulla seconda virtù cardinale: la giustizia, “la virtù del diritto, che mira a regolare con equità i rapporti tra le persone”.
Questa virtù, secondo il Santo Padre, è rappresentata dalla bilancia, perché mira a “pareggiare i conti tra gli uomini, soprattutto quando corrono il rischio di essere falsati da qualche squilibrio. Il suo scopo è che in una società tutti siano trattati secondo la loro dignità”.
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Senza giustizia non c’è pace
“Tutti comprendiamo quanto la giustizia sia fondamentale per la convivenza pacifica nella società: un mondo senza leggi che rispettino i diritti, sarebbe un mondo in cui è impossibile vivere, sarebbe simile a una giungla. Senza giustizia non c’è pace. Infatti, se la giustizia non viene rispettata, si generano conflitti. Senza giustizia, si instaura la legge dell’abuso del forte sul debole. E questo non è giusto”, ha sottolineato.
Francesco ha ricordato che la virtù della giustizia “non riguarda solo le aule di tribunale, ma anche l’etica che contraddistingue la nostra vita quotidiana. Essa stabilisce rapporti sinceri con gli altri: adempie al precetto del Vangelo, secondo il quale il discorso cristiano deve essere: ‘Sì, sì’, ‘No, no’; tutto ciò che va oltre viene dal Maligno”.
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Dobbiamo essere uomini e donne giusti
Il Pontefice ha anche sottolineato che “la virtù della giustizia fa capire – e mette nel cuore l’esigenza – che non ci può essere vero bene per me se non c’è anche il bene di tutti. L’uomo giusto vigila sul suo comportamento in modo da non danneggiare gli altri: se sbaglia, chiede scusa. In alcune situazioni, sacrifica persino un bene personale per metterlo a disposizione della comunità”.
“I giusti non sono moralisti che assumono il ruolo di censori, ma persone oneste che ‘hanno fame e sete di giustizia’, sognatori che portano nel cuore il desiderio di fratellanza universale. Abbiamo tutti bisogno di questo sogno, soprattutto oggi. Dobbiamo essere uomini e donne giusti, e questo ci renderà felici”, ha concluso. (EPC)
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