Santuario Madonna del Carmine di Accadia: la Vergine che è spuntata tra le rocce
Tra il XIII e XIV secolo, l’apparizione ad un povero pastore sul monte del Subappennino foggiano.
Redazione (31/07/2020 16:18, Gaudium Press) Il Santuario della Madonna del Carmine ad Accadia, si trova a 1.100 metri di altezza sui Monti del Subappennino, la storia risale tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, quando la Madonna del Carmine apparve nella fenditura di una roccia ad un giovane pastore del luogo, che stava pascolando le pecore del signore ricco per cui lavorava.
Il santuario è poi nato alle spalle della grotta e tutto il complesso è oggi immerso nel verde.
Dopo l’apparizione, il pastorello continuò a recarsi sul monte Crispignano per rendere omaggio alla Madre di Dio, pregava e portava fiori che lasciava sulla roccia come omaggio e devozione alla Madonna.
La notizia si diffuse velocemente e quella rupe nella quale si era manifestata la Madonna, divenne meta di pellegrinaggi e migliaia di persone ricevettero miracoli e guarigioni dopo essere stati in preghiera in quel luogo.
L’effige della Madonna non fu fissata al centro della parete rocciosa della grotta ma lateralmente e ai margini della fenditura vennero collocate le lampade.
La cappella, alcuni anni dopo crollò, e venne ricostruita e affidata ad un eremita che oltre alla sua custodia si occupò di assistere i pellegrini, ai quali dava da bere l’acqua miracolosa della fontana detta “fontana dell’eremita”.
Ma anche la seconda Cappella fu distrutta sia per le intemperie ma anche per il terremoto che colpì Accadia nel 1456. Nel 1694, il duca di Accadia ricostruì la Cappella facendola più grande e confortevole, la nuova chiesa prese il titolo di Maria Santissima del Carmine.
Il 21 agosto 1927, la Madonna di Crispignano venne incoronata e l’immagine della Madonna venne portata in processione dal santuario sul monte fino alla chiesa in paese.
La festa della Madonna del Carmine viene celebrata (come in altri luoghi) il 16 luglio ma tutti gli anni nella prima domenica di maggio gli accadiesi si recano in pellegrinaggio al santuario.
Consacrazione alla Madonna del Carmine
O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te con-sacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitu-dine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d’illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio e nella devozione verso di te. Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evi-tando il peccato e imitando le tue virtù. Desidero of-frire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riu-scirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore. O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale e di abitare con te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Rita Sberna)
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