Pellegrina recupera la vista a Lourdes
Il caso sarà esaminato per comprovare il miracolo.
Redazione (23/05/2024 15:21, Gaudium Press) Durante un pellegrinaggio al Santuario di Lourdes in Francia, organizzato dall’Ospitalità di Nostra Signora di Lourdes di Madrid, che ha riunito 800 partecipanti, è stato registrato l’apparente recupero della vista da parte di uno dei pellegrini che soffriva di gravi problemi agli occhi.
Ma affinché questo evento possa essere considerato un miracolo, sono necessari ulteriori approfondimenti. A partire dal 2018, nessun miracolo è stato ufficialmente riconosciuto nel Santuario francese. Questo potrebbe essere il numero 71.
Le persone si recano a Lourdes anche per bere l’acqua della sorgente e portarla a casa. Questa usanza ebbe inizio poco dopo il 25 febbraio 1858, giorno in cui la Vergine Maria indicò a Santa Bernadette dove scavare per trovare la sorgente. È da questa sorgente, che scorre sul retro della Grotta sul lato sinistro, che la Madonna ci invita a “bere e lavarci”.
A causa delle attuali condizioni sanitarie, non è più possibile immergersi completamente. Tuttavia, il personale dell’ospedale e i volontari accolgono i pellegrini nell’area dedicata al bagno, le ‘piscine’, e li aiutano a compiere il ” Gesto dell’acqua”, cioè a versarsi l’acqua tre volte per bagnarsi le mani, il viso e per berne un sorso. Proprio come fece Santa Bernadette su indicazione della Madonna.
Secondo don Guillermo Cruz, il consigliere di questa Ospitalità, “una pellegrina che soffriva di varie malattie e con un forte deficit visivo ha riacquistato la vista dopo aver fatto il gesto dell’acqua”, aggiungendo che “questo evento straordinario è stato prontamente verificato dai medici e notificato al santuario, che lo ha già registrato”.
Comunque P. Cruz è prudente e dice che non si può ancora parlare di miracolo, e si attende “un processo di discernimento medico e spirituale che dovrà essere effettuato”, in cui “devono essere soddisfatti i seguenti requisiti relativi alla guarigione: immediata, completa, duratura e inspiegabile”.
Occorre realizzare uno studio approfondito e, soprattutto, la guarigione deve essere duratura nel tempo.
Criteri per la verifica di un miracolo[1]
Il medico del Bureau of Healing Findings (l’Ufficio delle Constatazioni delle Guarigioni) riceve le persone che desiderano dichiarare una guarigione. Se ritiene che il caso sia serio e meriti un approfondimento, convoca i suoi colleghi medici e assistenti, presenti a Lourdes quel giorno e che hanno registrato la loro presenza al Santuario. Se i medici decideranno collettivamente di continuare l’indagine, la guarigione sarà sottoposta a un lungo processo di ricerca, che potrebbe durare diversi anni e al termine del quale i membri del Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL) decreteranno che la guarigione è “inspiegabile allo stato attuale delle nostre conoscenze”.
Il vescovo del luogo di residenza della persona guarita viene quindi informato del voto del CMIL. Spetta poi a lui, in quanto rappresentante della gerarchia della Chiesa, prendere la decisione di dichiarare il miracolo.
Il primo criterio per provare un miracolo è che la malattia sia grave e abbia una prognosi sfavorevole per la guarigione.
In secondo luogo, la malattia deve essere conosciuta e identificata dalla Medicina.
In terzo luogo, la malattia deve essere organica, lesionale, in altre parole, devono esserci criteri oggettivi, biologici, radiologici, tutto ciò che esiste attualmente in campo medico. Ciò significa che ancora oggi non verranno riconosciute guarigioni di patologie senza precisi criteri oggettivi, come le malattie psicologiche, psichiatriche, funzionali, nervose, ecc. (Ciò non significa che queste malattie non possano essere guarite, ma secondo i criteri della Chiesa, allo stato attuale delle cose, non saranno riconosciute come miracoli).
In quarto luogo, non deve esserci stato alcun trattamento a cui si possa attribuire la guarigione.
Il quinto criterio riguarda il momento della guarigione stessa: la guarigione deve essere improvvisa, istantanea, immediata e senza convalescenza.
Infine, dopo la guarigione, ci sono altri due criteri: non deve trattarsi solo di una regressione dei sintomi, ma di un ritorno di tutte le funzioni vitali e, infine, non deve trattarsi solo di una remissione, ma di una guarigione duratura e definitiva.
[1] Con informazioni del Santuario di Lourdes sul sito Les miracles de Lourdes (lourdes-france.org).
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