Roma fu liberata 80 anni fa per intercessione di Maria Salus Populi Romani
Poiché la Madonna accolse la richiesta di impedire la distruzione della città, Pio XII le concesse il titolo di “Salvezza del popolo romano”.
Redazione (30/05/2024 14:55, Gaudium Press) Era la Roma del 1944. I fuochi della seconda guerra mondiale erano ancora fumanti e i romani si ritrovavano in preghiera davanti alle immagini sacre. Particolarmente cara era quella della Madonna del Divino Amore.
Papa Pio XII temeva che l’immagine potesse essere distrutta dalle bombe e, per preservarla, la spostò dal Santuario di Castel di Leva verso il centro di Roma.
Dapprima fu collocata nell’omonima chiesetta di piazza Fontanella Borghese; poi, a maggio, a causa dell’enorme afflusso di fedeli, si decise di spostarla a San Lorenzo in Lucina e di nuovo nella ben più grande San Ignazio di Loyola in Campo Marzio.
Lì, il 4 giugno, migliaia di persone, tra fedeli e sacerdoti, fecero voto alla Madonna affinché la città fosse salvata. Ed è proprio quello che accadde: intorno alle 19.00, le truppe alleate entrarono a Roma senza incontrare la minima resistenza da parte dei tedeschi, che abbandonarono la città in direzione nord.
Il giorno dopo, il 5 giugno, la folla si riversò in Piazza San Pietro, dove Pio XII disse: “Con inesprimibile gratitudine veneriamo la Santissima Madre di Dio e Madre nostra, Maria, che alle glorie della Salus Populi Romani ha aggiunto una nuova prova della sua materna bontà, che rimarrà a perenne memoria negli annali della Città”. In questo modo, Pio XII diede alla Madonna del Divino Amore il titolo di “Salvezza della Città di Roma”, Lei è la Salus Populi Romani.
Celebrazioni in quattro luoghi della capitale
Ottant’anni dopo, la Diocesi di Roma ricorderà quegli eventi con una serie di celebrazioni in quattro luoghi diversi.
Le celebrazioni avranno inizio sabato 1° giugno presso il Centro Don Orione in via della Camilluccia: alle 17 è prevista la rievocazione storica nella parrocchia di Sancta Maria Mater Dei da parte di don Flavio Peloso, Postulatore Generale della Congregazione; alle 18 ci sarà la processione alla Madonnina e la recita del Rosario; alle 19 si terrà la solenne concelebrazione eucaristica nella parrocchia di Sancta Maria Mater Dei, animata dal Coro della Diocesi di Roma e presieduta dal cardinale Enrico Feroci, rettore del Santuario del Divino Amore. Al termine della Messa ci sarà un omaggio floreale alla Madonnina.
Ancora una volta, martedì 4, il voto sarà ricordato nella chiesa di Sant’Ignazio in Campo Marzio: alle 18 il vice-amministratore della diocesi di Roma, monsignor Baldo Reina, presiederà la recita del Rosario presieduta dalla Comunità del Divino Amore e alle 18.30 celebrerà la Messa.
Sabato 8 giugno, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, alle 18, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale Stanislaw Rylko, arciprete della basilica liberiana, seguita alle 19.30 dalla recita del Rosario con l’arcivescovo Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica.
Si concluderà domenica 9 giugno presso il Santuario della Madonna del Divino Amore a Castel di Leva. Lì, alle 11:00, il cardinale Feroci celebrerà la Messa, concelebrata, tra gli altri, dal vescovo ausiliare del settore Sud, monsignor Dario Gervasi. Seguirà una processione con omaggio floreale presso la Torre del Primo Miracolo, accompagnata dalla banda del Divino Amore.
Con informazioni di Vatican News.
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