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Trovato il papiro più antico del Vangelo sull’infanzia di Gesù

Un frammento di papiro proveniente dalla Biblioteca statale e universitaria di Amburgo è stato recentemente identificato come la copia più antica del racconto evangelico dell’infanzia di Gesù

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Redazione (07/06/2024 12:32, Gaudium Press) Un frammento di papiro proveniente dalla Biblioteca statale e universitaria di Amburgo è stato recentemente identificato come la copia più antica del racconto evangelico dell’infanzia di Gesù.

Gli esperti di papirologia Dr. Lajos Berkes, dell’Istituto per il Cristianesimo e l’Antichità dell’Università Humboldt (HU) di Berlino, e il Prof. Gabriel Nocchi Macedo, dell’Università di Liegi, sono stati in grado di datare il frammento al IV-V secolo, facendone la copia più antica mai ritrovata.

Il testo contenuto nel frammento riporta un episodio dell’infanzia di Gesù Cristo, contenuto nel testo apocrifo del Vangelo di Tommaso. I testi apocrifi non furono inclusi nella Bibbia, ma si diffusero nel corso dei secoli. Fino al recente annuncio, il più antico estratto del Vangelo di Tommaso risaliva all’XI secolo.

Le poche frasi leggibili del frammento descrivono l’inizio della “vivificazione dei passeri”, un episodio dell’infanzia di Gesù riconosciuto come il “secondo miracolo” nel Vangelo apocrifo di Tommaso. In questo racconto, Gesù, mentre giocava vicino a un ruscello, modellò dodici passeri con l’argilla e, quando fu rimproverato da Giuseppe per aver svolto tale attività durante il sabato, batté le mani e diede vita alle piccole figure di argilla.

Il frammento manoscritto misura circa 11×5 cm e contiene un totale di 13 righe con circa dieci parole per riga, in lettere greche. Oltre a datarlo come la copia più antica, gli esperti hanno ricavato nuovi indizi sulla trasmissione dei testi biblici:

“Da un lato, siamo riusciti a datarlo al IV-V secolo, il che lo rende la più antica copia conosciuta. Dall’altro, ci offre nuovi spunti di riflessione sulla trasmissione del testo”, ha dichiarato Berkes. Tra le scoperte c’è la conferma che il Vangelo di Tommaso è stato scritto in greco. Inoltre, la povera grafia del testo suggerisce che si trattasse proprio di un esercizio di scrittura di un monastero o di una scuola in Egitto.

Il testo è passato inosservato per decenni a causa della sua povera grafia. I ricercatori lo ritenevano un documento di uso quotidiano il cui contenuto era insignificante. Il papiro ha cominciato ad attirare l’attenzione degli storici quando è stata identificata la parola “Gesù”. Da quel momento hanno iniziato a decifrare e a confrontare il brano del manoscritto con altri papiri già digitalizzati, fino a scoprire il brano del Vangelo apocrifo. (FM)

 

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