Nostra Signora del Perpetuo Soccorso

Il 27 giugno la Chiesa celebra la Madre del Perpetuo Soccorso: un aiuto perpetuo, cioè ininterrotto, che non cessa mai. Non cessa mai in nessun minuto, in nessun luogo, in nessun caso: per quanto grave sia la situazione di chiunque la invochi, la Madre della Misericordia verrà in suo aiuto.

Redazione (27/06/2024 14:51, Gaudium Press) Il simbolismo più toccante dell’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso è contenuto nel gesto con cui il Bambino Gesù si appoggia alla Madonna, che gli tiene le mani, a significare che lei governa i movimenti del suo Divin Figlio. Questo era un antico simbolo di omaggio e obbedienza, che consisteva nel porre le mani dell’inferiore tra quelle del superiore. Ciò significava il dominio, il potere di quest’ultimo sull’altro, perché un uomo che tiene le mani di un altro evidentemente lo tiene totalmente.

Raffigurando il Divino Infante in questo modo, l’artista è stato molto bravo ed è riuscito a indicare ciò che accade realmente: la Beata Vergine può fare tutto sul Bambino Gesù e, in questo senso, la sua preghiera lo “governa”!

Perpetuo Soccorso
Nell’invocazione della Madonna del Perpetuo Soccorso, ciò che viene particolarmente lodato non è Maria Santissima che ci aiuta con grande efficacia, liberalità e tenerezza, ma il fatto che questo aiuto è perpetuo.

Per quanto male facciamo, per quanto abusiamo, per quanto incredibile sia la nostra ingratitudine, per quanto acuto sia il rischio, per quanto straordinario sia il miracolo implorato, per quanto estremo e improbabile sia l’aiuto richiesto, purché non sia un male in sé, la Madre del Perpetuo Soccorso si prenderà cura di noi.

È quindi la Madre che si gloria di assisterci sempre, di aiutarci sempre, di accoglierci sempre, così che non c’è scenario possibile in cui noi, pregandola, non saremo aiutati.

Può anche ritardare a concederci ciò che chiediamo, ma lo fa per darci poi il centuplo, venendo da noi con le mani cariche di doni moltiplicati.

Felici coloro a cui la Madonna tarda a rispondere!

 

Plinio Corrêa de Oliveira

Estratto dalle conferenze del 18/11/1968 e del 18/11/1964