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San Pietro e San Paolo, uno pescatore, l’altro persecutore, poi colonne della Chiesa

 L’uno umile pescatore, l’altro crudele persecutore. E da queste pietre, Dio trasse figli illustri di Abramo

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Redazione (29/06/2024 15:49, Gaudium Press) Oggi è la solennità degli apostoli Pietro e Paolo, colonne della Chiesa.

San Pietro il Galileo, fratello di Andrea, il pescatore in Galilea di pesci e poi di uomini; prima Simone, ma poi Cefa, che significa roccia, pietra, la pietra su cui doveva essere costruita la Chiesa. L’uomo dalla fede vibrante, che riconobbe presto che il Signore era l’unica via, anche se non sempre la comprendeva.

San Pietro, il presuntuoso, e per presunzione traditore, che rinnegò il Signore tre volte prima che il gallo cantasse. Ma anche Pietro il penitente, che, secondo la tradizione, pianse per tutta la vita il suo tradimento e da allora non confidò più nelle proprie forze ma nell’aiuto di Dio e di sua Madre. Un pentimento, come diceva il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira, calmo, filiale, fiducioso, lucido, profondo, con il ricordo del suo peccato sempre presente nel suo spirito, un pentimento che lo portò in cielo.

E San Paolo, il fariseo di Tarso, il discepolo di Gamaliele, il persecutore dei cristiani che aiutò a uccidere Santo Stefano. Quando sulla via di Damasco fu colpito da Gesù, la sua intelligenza rapida e illuminata dalla grazia riconobbe subito il Signore, si abbandonò a lui e divenne il colosso che innaffiò il seme del cristianesimo tra i popoli gentili che inconsapevolmente invocavano quella rugiada salvifica.

Un uomo di fuoco, in cui Cristo è stato interamente vissuto, che ha affrontato le distanze, il potere dei demoni, le pietre, i giudei recalcitranti delle sinagoghe, che persino nel suo zelo affrontò con umiltà e determinazione San Pietro ad Antiochia, un’occasione in cui l’uno dimostrò zelo e l’altro grande umiltà.

Affrontò i filosofi di Atene, la corruzione di Corinto, i tumulti di Efeso, il tribunale ebraico che voleva ucciderlo a Gerusalemme e che egli confuse con la sua astuzia. Portò la fede in Macedonia, a Roma, quasi nel mondo intero. Il grande San Paolo.

Forse il martirio dei due grandi Apostoli avvenne nello stesso periodo.

Ma se sono stati entrambi giganti, è perché Cristo ha vissuto in loro, su richiesta e con la mediazione di Maria Santissima. Preghiamola per la glorificazione di questi Apostoli; preghiamola per la glorificazione della Chiesa di cui essi sono le colonne, e chiediamo a Maria Santissima che nei giorni travagliati di oggi la Chiesa possa risorgere come una tenera bambina, con tutta la sua forza salvifica, per mano di nuovi apostoli, nutriti dal suo seno e accuditi sulle sue ginocchia, che ripetano ai nostri giorni l’opera illustre delle colonne della Chiesa, San Pietro e San Paolo.

 

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