Il ruolo di Maria nella Chiesa
La Madonna è stata un’eco fedelissima dell’ineffabile gioia di suo Figlio, poiché è stata strettamente legata a Lui durante l’intera epopea della salvezza.
Redazione (08/07/2024 16:58, Gaudium Press) La Beata Vergine è, nel senso più alto del termine, la Corredentrice dei peccatori. Sebbene la sua cooperazione alla Passione di Cristo non fosse di per sé necessaria, è stata resa tale dalla volontà del Padre delle Luci, che nei suoi disegni divini volle dare al Nuovo Adamo una compagna fedele, in opposizione alla prima donna prevaricatrice che trascinò Adamo nell’abisso del peccato.
Per questo motivo, i Padri più antichi della Chiesa designano Maria come la Nuova Eva, interamente santa, immacolata e obbediente. La sua cooperazione ha riparato, nel modo più bello, alla colpa della prima coppia, colpevole di ribellione e causa delle disgrazie dell’umanità.
San Giovanni, nel suo Vangelo (cfr. Gv 19,25-27), tiene a sottolineare il ruolo compassionevole della Vergine Madre all’ombra della Croce. Ella rimase ferma durante il sacrificio dell’Agnello di Dio e, con spirito sacerdotale, lo offrì al Padre celeste in un atto di suprema sottomissione. I dolori strazianti del Figlio furono condivisi dalla Madre, che si immolò al suo fianco con l’ardente desiderio di strappare, dalle sporche grinfie di Satana, le anime prigioniere del peccato e schiave della morte.
Uniti nel dolore, inseparabili nella vittoria
Di conseguenza, i Cuori sofferenti di Gesù e di Maria, uniti dalle stesse afflizioni e dalla stessa carità, sperimentarono giustamente all’unisono, le consolazioni della Risurrezione. Per questo, molti Santi affermano, che fu la Madonna a incontrare per prima il Signore, in quell’alba ricca delle benedizioni della vera Pasqua.
Ma la nostra pietà filiale ci porta oltre. Per lo stretto legame soprannaturale che li univa e per il dono della permanenza delle Specie eucaristiche, la Beata Vergine ha certamente accompagnato, passo dopo passo, tutti gli episodi della Passione e della Risurrezione di suo Figlio. In seguito, deve aver ricevuto da Gesù una visita piena di vita e di gioia, che ha riempito il suo spirito materno delle gioie più sublimi.
La Madonna fu sempre un mare di profondo, trasparente e verginale raccoglimento. Custodiva e meditava nel suo cuore ogni gesto e parola del suo Divin Figlio, con una sete infinita di comprendere e amare il significato delle più svariate sfumature di Lui che le venivano rivelate. In questo modo il suo spirito divenne perseverante, forte e tenace. Rimase in piedi presso la Croce, accompagnata solo dalle Sante Donne e da San Giovanni, che nutriva per Lei un affetto filiale. Gli altri discepoli invece erano rimasti lontani e timorosi.
Solo Maria poteva, nel vero senso della parola, soffrire con l’Agnello Immacolato e unirsi a Lui nel sacrificio che Egli fece di se stesso.
La Madonna era in qualche modo anch’essa vittima con la Vittima Suprema e sacerdote con il Sacerdote Divino. Non si trattava di un sacerdozio sacramentale, come quello dei vescovi e dei sacerdoti, ma di una partecipazione diretta al sacerdozio stesso di Gesù, Sommo Pontefice della Nuova ed Eterna Alleanza, che, in questo caso particolarissimo, le conferiva la prerogativa per cui, acconsentendo a ogni passo della Passione del Figlio, Ella stessa in un certo senso lo offriva al Padre.
Ciò rese la Beata Vergine corredentrice del Redentore, una gloria superata forse solo dalla Maternità divina.
E se la lotta fu ardua, il premio fu sublime e la gioia indicibile. Contemplando questa gioia mariana che si accese nel momento preciso in cui il Signore della gloria riprese il suo Corpo, possiamo ascendere alla felicità sconfinata che inondò per sempre il Sacratissimo Cuore di Gesù.
Una Chiesa mariana
Sul futuro della Chiesa emerge una questione di capitale importanza: Se il ruolo di Maria, Madre di Dio e nostra, è stato determinante nella Passione, Morte e Risurrezione del Signore, nel senso di manifestare con singolare splendore la virtù della speranza, così offuscata nello spirito dei discepoli, quale sarà la sua missione nella situazione attuale, in cui la verità rivelata è dimenticata, ridicolizzata e persino calpestata da lupi travestiti da pastori?
Del resto, se Gesù ha voluto che il prezioso dono della fede fosse custodito da sua Madre quando tutti gli altri vacillavano, non le ha forse affidato il compito di custodire con cura materna l’integrità della fede degli Apostoli degli Ultimi Tempi, preannunciata da profeti della statura di un San Luigi Maria Grignion de Montfort? E come sarà questa virtù negli uomini e nelle donne chiamati a sperare contro ogni speranza?
Si può prevedere una fede tutta mariana, e quindi una fede audace, invincibile e gloriosa; una fede ardente che incendierà il mondo e rinnoverà la faccia della terra, inondandola di esultanza.
Da questa fede nascerà una Chiesa mariana, capace di attrarre irresistibilmente tutte le anime che si convertiranno davanti alle imponenti manifestazioni della misericordia e della giustizia di Dio; una Chiesa che, come la Madonna, sarà una guerriera indomabile e, con la forza che le verrà dallo Spirito Santo, getterà Satana e i suoi seguaci nelle viscere dell’inferno; una Chiesa raggiante di santa gioia, animata da un entusiasmo divino, che, con il sorriso della Vergine-Madre, illuminerà irresistibilmente l’intero universo.
Testo Estratto, con adattamenti, da Araldi del Vangelo Magazine, n. 186, aprile 2023. Di mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP.
Compilato da Roberta MacEwan
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