Gaudium news > Santa Veronica Giuliani, ebbe le stimmate nel cuore, vide il purgatorio e l’inferno

Santa Veronica Giuliani, ebbe le stimmate nel cuore, vide il purgatorio e l’inferno

Entrò tra le Clarisse all’età di 17 anni e vi morì nel 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa.

6 3 1

Foto: Wikipedia

Redazione (09/07/2024 17:15, Gaudium Press) Chi è Santa Veronica Giuliani, una delle sante che la Chiesa ricorda oggi?

Veronica Giuliani è stata una grande mistica italiana; un tempo si chiamava Orsola.

Nata a Mercatello sul Metauro, vicino a Urbino, nel 1660, visse per cinquant’anni nel monastero delle Clarisse di Città di Castello. Entrata all’età di 17 anni, vi morì nel 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa.

Ricevette le stimmate della Passione di Gesù ed ebbe numerose visioni e rivelazioni private.

Dopo la sua morte, l’autopsia rivelò che il suo cuore era trafitto da parte a parte. Per tutta la vita chiese al Signore di non rendere visibili ad altri le sue stimmate. Per 30 anni trascrisse le sue visioni in un diario, in obbedienza al suo Padre spirituale. Oggi questi diari sono documenti tangibili della vita straordinaria di questa santa mistica.

I diari costituiscono una raccolta chiamata “Il tesoro nascosto”, pubblicata in 10 volumi di 22.000 pagine, dal 1825 al 1928. Morì nel 1727, dopo 33 giorni di sofferenza. È santa dal 1839.

Tra le varie visioni e rivelazioni, ebbe una visione dell’inferno e del purgatorio.

Ci soffermeremo a raccontare la storia della visione del purgatorio.

L’anima del purgatorio che apparve tre volte a Santa Veronica Giuliani

La vidi in tre modi:

La prima volta mi sembrò che fosse in un grande fuoco e che, per mano dei demoni, subisse grandi tormenti dei quali uno non si aspettava l’altro. Ogni visione di quei ministri infernali le procurava un dolore dopo l’altro; ma, tra tanti dolori, il più grande era quello del danno (essere privata della visione di Dio). Non poteva raccomandarsi; era sotto il braccio della giustizia di Dio; e questo basta. (…).

La seconda volta la vidi in grandi tormenti; soprattutto dei sensi. Mi sembrava che fosse tormentata negli occhi e nelle orecchie con ferri taglienti e perforanti. Oh Dio! Poi la sensazione della lingua fu molto più dolorosa. Improvvisamente, sembrava che uscisse dalla bocca e cadesse a terra; e sembrava che fosse inchiodata lì, non con un chiodo di ferro, ma con il chiodo della mano di Dio.

I demoni, che sono i ministri della giustizia divina, con tutta la loro potenza, la tormentavano; ed ella giaceva immobile nel luogo stesso in cui era stata posta, senza potersi muovere. Infine, mi sembrò di vederla, ora tutta lacerata, ora punta da punte infuocate, ora in piedi in un fuoco ardente e diventata tutta ghiaccio. Sembrava che quest’anima fosse congelata all’interno; ma, allo stesso tempo, sentiva il fuoco e il ghiaccio.

Anche la terza volta mi si presentò nella stessa forma. Finalmente il mio Angelo custode mi fece sapere che lei vedeva l’abito che aveva indossato per la Religione, e la sola vista di esso le rinnovava tutti i tormenti e i dolori: perché lei aveva vissuto con l’abito, sì, ma non come religiosa.

Improvvisamente, fui trasportata dal mio Angelo custode ai piedi di Maria Santissima. Le chiesi aiuto per questa povera anima. Mi offrii per questo motivo a qualsiasi dolore e tormento; e Maria Santissima mi promise la grazia di mostrarmi quel sigillo; e mi disse di raccontare tutto al mio confessore e di chiedergli l’obbedienza di soffrire per qualche ora, per soddisfare la giustizia di Dio per quest’anima che si mostrava a me in quella situazione. Mi sembrava di capire che aveva, in quell’istante, [quell’anima] un po’ di ristoro….

(Con estratto dai Diari di Santa Veronica Giuliani) (Rita Sberna)

 

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate