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Il Papa : attenzione alla dittatura del fare

 “Solo se il nostro cuore non è consumato dall’ansia del fare, riceveremo, nel silenzio dell’adorazione, la Grazia di Dio”.

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Foto: Media vaticani

Redazione (23/07/2024 17:07, Gaudium Press) “Vieni da solo in un luogo deserto e riposati un po’”. Meditando domenica 21 luglio sul Vangelo secondo Marco, che riflette sulla compassione di Gesù di fronte alle folle che lo attendono “come pecore senza pastore”, il Sommo Pontefice è tornato su questo binomio apparentemente “inconciliabile”: riposo e compassione.

Preoccupandosi della stanchezza dei suoi discepoli, Gesù “forse intuisce un pericolo che può riguardare anche la nostra vita e il nostro apostolato, quando, ad esempio, l’entusiasmo nel portare avanti la missione, così come le responsabilità e i compiti affidati, ci rendono vittime dell’attivismo, eccessivamente preoccupati delle cose da fare e dei loro risultati”. Francesco ci ha consigliato di non diventare troppo frenetici, con il rischio di perdere di vista l’essenziale e di esaurire le nostre energie cadendo nella stanchezza del corpo e della mente.

Un monito importante per la vita e la società contemporanea, “spesso prigioniera della fretta, ma anche per la Chiesa e il servizio pastorale: dobbiamo stare attenti alla dittatura del fare”, ha detto il Papa.

Questo riposo proposto da Gesù non è una fuga dal mondo o un ritiro per il benessere personale, ha spiegato Francesco, al contrario, di fronte alla folla smarrita, Egli prova compassione. Il Vangelo ci insegna, quindi, che queste due realtà – riposo e compassione – sono collegate: “Solo se impariamo a riposare possiamo avere compassione”.

“Infatti, è possibile avere uno sguardo compassionevole, che sappia percepire i bisogni degli altri, solo se il nostro cuore non è consumato dall’ansia del fare, se sappiamo fermarci e, nel silenzio dell’adorazione, ricevere la grazia di Dio”.

Francesco ha proposto ai fedeli alcune domande su cui riflettere in questo mese di luglio: “So fermarmi durante la mia giornata? So prendermi un momento per stare con me stesso e con il Signore, o sono sempre preso dalla fretta dei compiti da svolgere? Sappiamo trovare un piccolo ‘deserto’ interiore in mezzo al rumore e alle attività di ogni giorno?”.

Con informazioni tratte da Vatican News

 

 

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