Lettera di protesta al CIO di 24 Vescovi e 3 Cardinali
Chiedono al Comitato Olimpico Internazionale di “ripudiare” e “scusarsi” per la “derisione intenzionalmente odiosa” del cristianesimo all’apertura delle Olimpiadi
Foto: Infocattolica
Redazione (03/08/2024 11:12, Gaudium Press) Ventiquattro vescovi e tre cardinali hanno inviato una lettera aperta al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) affinché “ripudi” e “chieda scusa” per la “derisione intenzionalmente odiosa” dell’Ultima Cena, durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Nella lettera “i sottoscritti si impegnano a una giornata di preghiera e di digiuno in riparazione di questa blasfemia”.
Finora firmata da 3 cardinali e 24 vescovi, vi si legge: “con stupore, il mondo ha assistito all’inizio delle Olimpiadi estive di Parigi con una rappresentazione grottesca e blasfema dell’Ultima Cena”.
“È difficile capire come la fede di più di 2 miliardi di persone possa essere così disinvoltamente e intenzionalmente bestemmiata”, affermano i presuli, tra cui tre cardinali.
Quindici dei 24 firmatari provengono dagli Stati Uniti; hanno firmato la lettera anche vescovi di Argentina, Francia, Ghana, Libano, Nigeria, Perù e Regno Unito.
I prelati hanno chiesto al CIO di “ripudiare questa azione blasfema e di scusarsi con tutte le persone di fede”, avvertendo che l’esibizione “minaccia persone di tutte le fedi e di nessuna, in quanto apre la porta a coloro che hanno il potere di fare ciò che vogliono alle persone che non gradiscono”.
Gli organizzatori della lettera hanno fornito un indirizzo e-mail – [email protected] – che altri vescovi possono utilizzare per aggiungere il proprio nome al documento.
Il documento è il seguente:
Lettera aperta dei vescovi cattolici al Comitato Olimpico Internazionale.
Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilierà, pregherà, mi cercherà e abbandonerà le sue vie malvagie, io lo ascolterò dal cielo, perdonerò i suoi peccati e guarirò la sua terra” (2 Cron 7, 14).
Il mondo intero ha assistito sgomento alla grottesca e blasfema rievocazione dell’Ultima Cena che ha aperto i Giochi Olimpici di Parigi. È difficile capire come i responsabili abbiano potuto permettersi di profanare intenzionalmente e con tanta leggerezza la fede di oltre due miliardi di persone.
Noi, vescovi cattolici di tutto il mondo, chiediamo a nome di tutti i cristiani che il Comitato Olimpico ripudi questo atto blasfemo e chieda scusa a tutte le persone di fede. È difficile immaginare che qualsiasi altra religione sarebbe stata deliberatamente esposta a un così odioso disprezzo davanti a un pubblico internazionale. Eppure questo atto vile rappresenta una minaccia per tutti, compresi i credenti di altre religioni e non, perché incoraggia i potenti a fare ciò che vogliono a coloro che disprezzano.
Obbedienti a Dio che ci chiama a pregare con umiltà e a rifiutare il male, noi sottoscritti organizzeremo una giornata di digiuno e di preghiera in riparazione di questa blasfemia. In questa occasione ognuno di noi offrirà il santo sacrificio della Messa, in cui la Passione, la morte e la Risurrezione di Cristo sono rese presenti a noi attraverso la nostra obbedienza al comando che Egli stesso ci ha dato nell’Ultima Cena: “Fate questo in memoria di me”.
L’Ultima Cena è il pasto che Gesù di Nazareth consumò con i suoi amici più cari la notte prima della sua morte per loro e per noi. Chiediamo al Signore che coloro che cercano di danneggiare gli altri con il loro potere, e coloro che sono danneggiati dai potenti, possano imitare l’amore sacrificale di Cristo, affinché la pace, il decoro e il rispetto reciproco tornino a regnare nel mondo.
Raymond Leo Cardinale Burke (La Crosse, USA)
Wilfrid Fox Cardinale Napier, O.F.M. (Durban, Sudafrica)
Berhaneyesus Demerew Cardinale Souraphiel, C.M. (Addis Abeba, Etiopia)
Arcivescovo emerito Héctor Rubén Aguer (La Plata, Argentina)
Arcivescovo Samuel Joseph Aquila (Denver, USA)
Arcivescovo emerito Charles Joseph Chaput, O.F.M. Cap (Filadelfia, USA)
Arcivescovo Paul Stagg Coakley (Oklahoma City, USA)
Arcivescovo Salvatore Joseph Cordileone (San Francisco, U.S.A.)
Arcivescovo Ignatius Ayau Kaigama (Abuja, Nigeria)
Arcivescovo Joseph Fred Naumann (Kansas City, Kansas, USA)
Arcivescovo Gabriel Charles Palmer-Buckle (Cape Coast, Ghana)
Arcivescovo Hanna Rahme (Baalbek-Deir El-Ahmar, Libano)
Arcivescovo emerito Juan Antonio Ugarte Pérez (Cuzco, Perù)
Arcivescovo Michael Charles Barber, SJ (Oakland, USA)
Monsignor Edward James Burns (Dallas, USA)
Vescovo Liam Stephen Cary (Baker, USA)
Vescovo James Douglas Conley (Lincoln, USA)
Vescovo Andrew Harmon Cozzens (Crookston, USA)
Vescovo Hyacinth Oroko Egbebo, MSP (Bomadi, Nigeria)
Vescovo Jean Clément Marie Gérard Laffitte (Entrevaux, Entrevaux)
Mons. Gregory John Mansour (Eparchia di San Marone di Brooklyn, USA)
Mons. Nestor-Désiré Nongo-Aziagbia, S.M.A. (Bossangoa, Repubblica Centrafricana)
Vescovo Thomas John Joseph Paprocki (Springfield, Illinois, USA)
Vescovo David Laurin Ricken (Green Bay, USA)
Mons. Athanasius Schneider, O.R.C. (Maria Santissima di Astana, Kazakistan)
Vescovo Daniel Edward Thomas (Toledo, USA)
Vescovo David Arthur Waller (Nostra Signora di Walsingham, Inghilterra)
Con informazioni tratte da Infocatólica
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