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Il Nunzio presenta a Maduro le credenziali: è un riconoscimento come presidente?
Monsignor Alberto Ortega Martín, nuovo nunzio in Venezuela, ha presentato le sue credenziali a Palazzo Miraflores due settimane dopo le elezioni che hanno gettato il Paese nel caos. Le critiche sono state numerose.
Foto: Screenshot/ Facebook/ Nicolás Maduro
Redazione (17/08/2024 13:52, Gaudium Press) Alla vigilia delle nuove manifestazioni contro il conferimento dell’incarico di presidente del Venezuela a Maduro, che si svolgeranno in più di 300 città in tutto il mondo questo sabato 17 agosto, i social network sono pieni di critiche per quanto accaduto a Caracas lo scorso 14 agosto. Monsignor Alberto Ortega Martín, il nuovo nunzio in Venezuela, ha presentato le sue credenziali a Palazzo Miraflores, due settimane dopo le elezioni che hanno gettato il Paese nel caos.
Alcuni sostengono che l’atto di presentare le credenziali non significhi che la Chiesa riconosca la presunta vittoria di Maduro.
Ad esempio, il giornale dell’arcidiocesi di Madrid, Alfa y Omega, sottolinea che “il vescovo di Madrid ha compiuto questo gesto protocollare, nonostante i dubbi sui risultati delle elezioni” e poi cita le parole del vescovo Jesús González de Zárate, presidente dell’episcopato venezuelano: “ le relazioni del governo venezuelano con la Chiesa sono distanti”.
Le critiche a questo gesto, descritto come un modo per legittimare il regime, sono tuttavia numerose, soprattutto in un momento in cui diverse nazioni non solo mettono in discussione i risultati diffusi dall’organo elettorale del Paese, ma alcune hanno già riconosciuto come presidente il candidato dell’opposizione.
Inoltre, i cardinali venezuelani, Diego Padrón e Baltazar, hanno diffuso, in un testo ,le loro riflessioni , nelle quali hanno espresso il desiderio di essere più vicini al “nostro popolo sofferente e deriso” e che “ sono state oltrepassate tutte le barriere che potevano dare legittimità al regime”.
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