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La polizia britannica risarcisce la donna arrestata per aver pregato in silenzio

 Nel frattempo, il governo sembra intenzionato a rendere la preghiera silenziosa intorno alle cliniche abortive un reato penale.

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Redazione (20/08/2024 15:32, Gaudium Press) La polizia delle West Midlands ha pagato un risarcimento di 13.000 sterline (circa 16.800 dollari) a Isabel Vaughan-Spruce, la volontaria arrestata due volte per aver pregato in silenzio vicino a un centro abortivo di Birmingham, in Inghilterra.

L’accordo arriva mentre il governo britannico, secondo quanto riferito, intende rafforzare la repressione della preghiera silenziosa nei pressi dei centri per l’aborto, etichettandola esplicitamente come “criminale”, nella prossima legislazione nazionale sulle “zone neutrali”.

Vaughan-Spruce, direttrice di March for Life UK, era stata arrestata per la prima volta nel dicembre 2022 per aver pregato in silenzio all’interno di una zona di protezione dello spazio pubblico (PSPO) fuori da un centro abortivo chiuso.

Nel febbraio 2023, Vaughan-Spruce è stata assolta da tutte le accuse relative a questo incidente. Tuttavia, è stata nuovamente arrestata nel marzo 2023 per la stessa attività.

Il risarcimento della polizia delle West Midlands riconosce il trattamento ingiusto e la violazione dei diritti umani di Vaughan-Spruce.

ADF UK ha riferito che Vaughan-Spruce aveva presentato una richiesta di risarcimento contro la polizia per “due arresti illegittimi e ingiusta detenzione; abuso e aggressione in relazione a una perquisizione invasiva della sua persona; e per una violazione dei suoi diritti umani in relazione sia agli arresti che alle onerose condizioni di libertà provvisoria che le erano state imposte”.

Nonostante questa vittoria, permangono le preoccupazioni per le possibili future violazioni della libertà religiosa e di pensiero.

Il governo britannico sta per implementare “zone neutre” a livello nazionale intorno ai centri per l’aborto, il che potrebbe portare a un maggior numero di arresti per chi prega in silenzio o offre aiuto alle donne che stanno pensando di abortire.

Jeremiah Igunnubole, consulente legale di ADF UK, ha commentato le implicazioni più ampie: “Il fatto che il governo sia pronto a rendere la ‘preghiera silenziosa’ un reato penale, in palese contrasto con il suo impegno nei confronti del diritto internazionale dei diritti umani, mette in luce la crisi della libertà di espressione e di pensiero nel Regno Unito di oggi”.

Con informazioni della CNA.

 

 

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