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San Giuseppe Calasanzio, tra discepoli traditori e autorità malevoli

Oggi, 25 agosto, la Chiesa celebra la memoria di San Giuseppe Calasanzio. Perseguitato dai suoi stessi figli spirituali, San Giuseppe Calasanzio e la sua opera furono oggetto di sospetti, calunnie e attacchi da parte di autorità malevoli.

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Redazione (25/08/2024 15:31, Gaudium Press) Giuseppe di Calasanz nacque l’11 settembre 1556 in Aragona. Fondò le Scuole Pie – o dei Piaristi, o Scolopi – un’opera che diede frutti immediati e abbondanti, tanto da essere approvata da Papa Gregorio XV il 18 novembre 1621. La loro missione principale era quella di fornire un’istruzione dignitosa ai bambini.

Gli Scolopi non avevano nulla da temere…

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Nel 1625, però, Papa Urbano VIII decretò la Visita Apostolica per tutti gli Ordini religiosi. Gli Scolopi non avevano nulla da temere, tuttavia… la denuncia di un discepolo insoddisfatto del fondatore, cambiò la situazione. Padre Ottonelli era scontento del suo padre spirituale e, come un nuovo Giuda, presentò al Vaticano accuse distorte e fuori contesto, come questa: “nelle chiese usano ornamenti di seta e d’oro, cosa contraria alle costituzioni; [il fondatore] fa tutto da solo, come un Principe assoluto, come se i sudditi e gli stessi compagni o assistenti fossero suoi schiavi, ecc.”.

Dei 335 luoghi visitati in quell’occasione, solo le Scuole Pie furono sottoposte al l’intervento diretto. I problemi trovati – o che si diceva fossero stati trovati – erano abbastanza generici, ma erano sufficienti.

Iniziò così la persecuzione di massa. Ma la pugnalata peggiore che San Giuseppe Calasanzio subì, venne dai suoi stessi figli: un certo sacerdote redasse un memoriale contro il suo fondatore, affermando che era necessario applicare misure urgenti nei confronti della comunità piarista: “Il rimedio più efficace: che il Papa nomini un Commissario Apostolico che applichi questi rimedi con piena autorità, governando l’Ordine per un certo periodo di tempo fino a quando non sarà consolidato”. San Giuseppe rispose a questo memoriale, ma sembrava che stesse scrivendo al vento, perché un anno dopo lo stesso gruppo presentò un’altra serie di memoriali ancora più violenti e calunniosi.

Chi lo accusò? Qual era l’accusa?

Un padre piarista, Mario Sozzi, alla maniera della criminalità organizzata, corruppe falsi testimoni per calunniare San Giuseppe Calasanzio nel peggiore dei modi.

Da quel momento iniziarono una serie di visite apostoliche e di interventi vaticani contro gli Scolopi. Qual era l’accusa alla base di questa procedura? Tutto faceva pensare che si trattasse di una pratica comune, per la quale non si danno ragioni, né indizi, né problemi particolari. Nel caso degli Scolopi, dissero: “che sia conservata l’osservanza della disciplina regolare e che sia ripristinato ciò che è caduto”. La Visita Apostolica, ovviamente, destituì San Giuseppe Calasanzio.

Tuttavia, Dio ha la sua giusta ricompensa per tutti. Nello stesso anno, padre Mario Sozzi, a soli 35 anni, morì di una terribile malattia, frutto di problemi morali…

Autorità malevoli

L’intervento del Vaticano si concluse con misure drastiche: il 17 marzo 1646, il decreto firmato da Papa Innocenzo X fu letto davanti alla comunità degli Scolopi e a San Giuseppe Calasanzio, il fondatore. Dopo la lettura del testo pontificio, in mezzo al silenzio glaciale che regnava, il Santo, all’età di novant’anni, ripeté le parole di Giobbe: “Il Signore ci ha dato, il Signore ci ha tolto. Sia benedetto il suo nome”.

San Giuseppe Calasanzio e gli Scolopi non avevano esperienza e soffrivano per mano di persone malvagie che, purtroppo, detenevano l’autorità. Che gli uomini di oggi imparino dagli errori del passato e non si lascino influenzare dalle cattive intenzioni di chi si riveste di autorità senza averla ricevuta dall’alto.

Di Alison Batista

 

 

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