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Angelus: la purezza è un atteggiamento interiore

All’Angelus di questa domenica, 1° settembre, Papa Francesco ha sottolineato come la purezza non sia legata a rituali esteriori, ma soprattutto a un atteggiamento interiore

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Foto: Notizie dal Vaticano

Redazione (02/09/2024 16:54, Gaudium Press).Davanti ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha commentato questa domenica il Vangelo di San Marco, in cui i farisei e gli scribi rimproverano i discepoli di Gesù perché mangiano “con mani impure, cioè senza lavarsi”. Francesco ha sviluppato una meditazione su “puro” e “impuro” che, per i farisei, era principalmente legato all’osservanza di riti e regole di comportamento. Ma, la purezza, secondo Gesù, “non è legata a riti esteriori, ma soprattutto a disposizioni interiori”, ha spiegato Francesco.

“Per essere puri, è inutile lavarsi le mani più volte se invece si nutrono sentimenti cattivi, come l’avidità, l’invidia e l’orgoglio, o cattive intenzioni, come l’inganno, il furto, il tradimento e la calunnia”, ha evidenziato il pontefice. Ha messo in guardia dal “ritualismo che non fa crescere nel bene”. Questo atteggiamento rigido può “portare a trascurare, o addirittura a giustificare, in se stessi e negli altri, scelte e atteggiamenti contrari alla carità, che feriscono l’anima e chiudono il cuore”.

La vera coerenza della fede

Questo contrasto tra gesti esteriori e disposizioni interiori è ancora oggi fonte di insegnamento per noi, ha spiegato il Papa, elencando una serie di incongruenze: “Non si può, ad esempio, uscire dalla Santa Messa e, già nell’atrio della chiesa, fermarsi a fare commenti astiosi e poco misericordiosi su tutto e tutti. O mostrarsi pii nella preghiera, ma a casa trattare i propri familiari con freddezza e distanza, o trascurare i genitori anziani che hanno bisogno di aiuto e compagnia”.

Il nostro rapporto con Dio non può quindi ridursi a gesti esteriori, mentre rimaniamo “interiormente impermeabili all’azione purificatrice della sua grazia, cedendo a pensieri, messaggi e comportamenti privi di amore”. Al contrario, siamo fatti “per la vera purezza”, quella che Dio ci dona, se gli permettiamo di allontanare da noi ogni ombra di egoismo, orgoglio e giudizio, per plasmarci a immagine del suo Figlio Gesù.

Prima di recitare la preghiera dell’Angelus, il Papa ha suggerito ai fedeli alcune domande: “Vivo la mia fede con coerenza? Nei miei sentimenti, nelle mie parole e nelle mie azioni, concretizzo nella vicinanza e nel rispetto dei miei fratelli e sorelle ciò che dico nella preghiera?”.

Con informazioni tratte da Vatican news

 

 

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