La Corte di Giustizia conferma l’estinzione del processo contro gli Araldi del Vangelo
La decisione conferma l’assenza di irregolarità da parte degli Araldi.
Redazione (04/09/2024 13:59, Gaudium Press) La Corte di Giustizia dello Stato di San Paolo, attraverso la Camera dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ha respinto il ricorso presentato dal Pubblico Ministero (ndr. Procura), in relazione alla sentenza che aveva giudicato estinta l’azione civile pubblica intentata contro l’associazione religiosa Araldi del Vangelo. La decisione, firmata dal giudice Cristina Ribeiro Leite Balbone Costa, ha stabilito che nella sentenza originaria non c’erano omissioni che richiedessero l’intervento del Pubblico Ministero in qualità di autore del ricorso.
Ricorso respinto per illegittimità attiva
Il caso è sorto in seguito ad un ricorso presentato dall’ufficio del Difensore Pubblico dello Stato di San Paolo, che è stato poi respinto per illegittimità attiva, una decisione basata sull’ articolo 607 della Corte Suprema Federale, con ripercussioni di carattere generale. La sentenza originaria aveva già accertato che non c’era stato alcun ritiro o abbandono immotivato dell’azione da parte della legittima associazione, né irregolarità formali tali da giustificare la prosecuzione del processo.
La Corte ha rilevato che il Pubblico Ministero, responsabile dell’avvio dell’inchiesta civile per l’accertamento dei fatti, non aveva richiesto di costituirsi parte civile e che l’inchiesta era stata definitivamente chiusa con decisione dell’Alta Corte di Giustizia. Pertanto, la sostituzione del soggetto attivo dell’azione è stata ritenuta impraticabile.
La decisione ribadisce l’assenza di illeciti da parte degli Araldi del Vangelo
Il rigetto dei ricorsi rappresenta un altro importante passo verso il ristabilimento della verità, chiudendo un capitolo controverso che ha coinvolto l’associazione religiosa e che ha ribadito la legalità delle procedure adottate. I genitori dei giovani coinvolti hanno espresso sollievo e soddisfazione per la decisione, che conferma l’assenza di illeciti da parte degli Araldi del Vangelo. La decisione si traduce in un risultato chiaro e tutela l’associazione, consentendole di continuare le sue attività senza il peso delle accuse mosse in precedenza.
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