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Incontro tra ortodossi e copti: niente giustifica le unioni omosessuali

L’incontro è stato organizzato da Tawadross II, patriarca copto di Alessandria, con il motto “L’amore di Cristo ci spinge”, alla ricerca dell’unità delle Chiese.

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Foto: Katherine Hanlon in Unplash

Redazione (19/09/2024 16:14, Gaudium Press) I rappresentanti delle Chiese ortodosse e della Chiesa copta si sono incontrati nel monastero di San Bishoy, a Wadi El Natrun, per un incontro preparatorio incentrato sull’unità delle Chiese. Tra gli accordi, la conferma della posizione sul matrimonio come unione tra uomo e donna e il rifiuto delle relazioni omosessuali.

L’incontro è stato organizzato da Tawadross II, patriarca copto di Alessandria, sul tema “L’amore di Cristo ci spinge” (II Corinzi 5:14).

L’incontro è iniziato con una preghiera nella Chiesa della Trasfigurazione, presieduta dal Patriarca Tawadross, che ha sottolineato l’importanza di “costruire relazioni di amore in Cristo, approfondire la comprensione reciproca, il dialogo continuo e la preghiera instancabile”. Il Patriarca ecumenico Bartolomeo ha inviato un messaggio che sottolinea l’importanza dell’unità dei cristiani e della cooperazione reciproca per non “ostacolare il Vangelo di Cristo” (I Corinzi 9:12).

I copresidenti della Commissione congiunta per il Dialogo teologico tra le Chiese ortodosse e i copti, il metropolita Emmanuel di Calcedonia e il metropolita Thomas di Chosia e Mir, hanno presentato i precedenti sviluppi del dialogo e formulato raccomandazioni per le azioni future. Hanno inoltre ricordato i responsabili che hanno svolto un ruolo cruciale nelle fasi precedenti del dialogo.

I partecipanti hanno valutato i passi concreti necessari per ripristinare la piena comunione tra le Chiese, tenendo conto della “Road Map” preparata ad Atene nel 2014. Le discussioni si sono concentrate sulle Dichiarazioni concordate, sulla loro attuazione e su come affrontare le sfide sociali ed etiche contemporanee

Matrimonio autentico, no alle unioni tra persone dello stesso sesso

Inoltre, le Chiese hanno affrontato questioni come la crisi della famiglia e le sfide antropologiche nella società odierna. I rappresentanti hanno riaffermato la loro posizione sul matrimonio come unione tra un uomo e una donna e hanno espresso il loro rifiuto della giustificazione delle relazioni tra persone dello stesso sesso come “libertà umana assoluta”.

È opportuno notare che sia i copti che gli ortodossi hanno espresso la loro forte opposizione al documento Fiducia Supplicans, che ha aperto la porta alle benedizioni delle coppie dello stesso sesso.

I partecipanti hanno convenuto che le due Sottocommissioni congiunte sulle questioni liturgiche e pastorali dovrebbero continuare il loro lavoro e che dovrebbe essere creato un sito web congiunto per facilitare l’accesso ai documenti del dialogo bilaterale. Hanno inoltre espresso l’auspicio che nel 2025 tutti i cristiani celebrino la Pasqua secondo la tradizione canonica di Nicea, in quanto ricorre il 1700° anniversario del primo Concilio Ecumenico.

Con informazioni di Orthodox Times / Infocatólica.

 

 

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