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San Maurizio, comandante della forte Legione Tebana, mise Dio davanti all’imperatore

 Per non aver venerato il diavolo, l’imperatore Massimiano fece massacrare alcuni dei suoi migliori guerrieri, la Legione Tebana.

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Redazione (22/09/2024 14:54, Gaudium Press) Oggi ricordiamo San Maurizio e i suoi compagni di martirio.

Massimiano era l’imperatore che governò Roma dal 286 al 305. Era uno dei tetrarchi che governavano l’impero, condividendo questa dignità con l’infelice figura di Diocleziano, uno dei più grandi persecutori dei cristiani, ma l’ultimo di questi imperatori persecutori.

Massimiano trascorse la sua vita in battaglia. Uno dei suoi principali nemici erano i Galli, che alla fine sconfisse, ma non gli fu facile.

Per trionfare in questa impresa fece appello alla legione tebana, così chiamata perché originaria di Tebe, in Egitto, cioè di origine africana.

San Maurizio era il comandante

La tradizione vuole che il comandante (Primicerio) di questa legione fosse Maurizio, un nobile generale, chiamato dall’Africa per affrontare i Galli, feroci guerrieri. Ma più valorosi erano i Tebani, che li affrontarono con successo. Fino all’infelice giorno in cui all’imperatore venne in mente di bruciare incenso agli dei, cosa impossibile per molti dei Tebani, che erano già cristiani e che avevano come unico Dio il vero Dio, Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

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Al primo rifiuto di bruciare incenso ai demoni, la legione tebana fu decimata, certamente nella speranza che i superstiti, presi dal panico, avrebbero rinunciato alla loro fede. Ma ciò non avvenne, e così alla fine furono tutti martirizzati. Questo massacro avvenne intorno all’anno 287, cioè poco dopo l’ascesa al potere di Massimiano (che brutto essere ricordato dai posteri quasi solo per aver massacrato i propri soldati per la loro fede cristiana…).

La tradizione conserva la risposta di San Maurizio all’imperatore, quando gli fu chiesto di adorare chi non poteva: “Siamo i tuoi soldati, ma siamo anche servi di Dio”. Versione militare romana del dettame della Scrittura: “Dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”.

Sul luogo in cui questo avvenne, ad Agaunum, sorge oggi l’abbazia di San Maurizio in Svizzera.

Con informazioni tratte dall’Enciclopedia Cattolica

 

 

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