Gaudium news > Santi Angeli Custodi: protettori e difensori degli uomini

Santi Angeli Custodi: protettori e difensori degli uomini

La Chiesa riserva il 2 ottobre alla commemorazione liturgica dei Santi Angeli Custodi. La festa è nata nel XVI secolo, probabilmente come reazione alla nuova teologia protestante, che negava una credenza così importante. Gli Angeli custodi ci sono stati dati non solo per proteggerci nei momenti di pericolo e di prova, ma anche per pregare e intercedere per noi in ogni momento. Sono i nostri mediatori e avvocati presso Dio.

R226 PCO D Detalhe Juizo Final por Fra Angelico 768x512 1

Redazione (02/10/2024 15:23, Gaudium Press) Mentre l’ottimismo moderno, a causa della mentalità ossessiva del lieto fine, è molto incline a pensare che non ci siano lotte, difficoltà e pericoli, la Chiesa, al contrario, ci insegna che questa vita è una battaglia seminata di rischi materiali e spirituali.

Ecco perché la Divina Provvidenza ha assegnato un Angelo per vegliare su ciascuno di noi. E lo ha fatto con tale generosità che c’è anche un custode celeste per ogni città e nazione, oltre a colui che veglia sulla stessa Santa Chiesa Cattolica, l’Arcangelo San Michele.

Probabilmente non è fuori luogo pensare che ci siano anche Angeli custodi per gruppi, famiglie di anime, società, ecc. così che tutti gli esseri siano sostenuti da uno spirito angelico.

Da queste considerazioni scaturisce una prima lezione di natura soprannaturale, che ci porta a comprendere quanto sia sbagliata la posizione, condannata da Dom Chautard, di chi dice: “Sono molto capace, intelligente, abile, scaltro, per questo, finché non incontro troppi ostacoli, non ho bisogno per la mia vita spirituale o materiale, dell’aiuto di Dio. Posso fare da solo quello che devo fare”.

Ora, se l’Altissimo ha incaricato un essere celeste di accompagnare e proteggere ciascuno di noi, è perché abbiamo bisogno del suo aiuto in ogni momento e per ogni cosa che facciamo.

Le distorsioni di una falsa devozione

D’altra parte, a causa di idee sbagliate in tema di devozione, in molti dipinti che raffigurano l’Angelo custode in azione c’è sempre un bambino, lasciando vagamente intendere che tale protezione è destinata solo ai bambini. Pertanto, solo questi ultimi credono negli Angeli, mentre uno spirito “emancipato”, più “evoluto”, non crede in loro né ha bisogno del loro aiuto.

Ricordo di aver visto una stampa che mostrava un bel ruscello, graziose piantine sulle sue rive, e una bambina paffuta dalla carnagione rosea, che sembrava appena alzata dal letto e lavata, ricciuta e agghindata. Passa su un ponte dove c’è un’asse rotta su cui potrebbe mettere il piede, ma l’Angelo custode, dietro di lei, la protegge.

Si ha l’impressione che questo sia il mondo dell’immaginazione della bambina e indica lo stato d’animo con cui attraversa il ponte. Con grande gioia, si potrebbe pensare che l’Angelo custode faccia lo stesso per gli adulti. Quindi, per evitare incidenti d’auto, malattie, piccoli infortuni, ecc. è bene rivolgersi a lui.

In breve, egli è presente per le necessità materiali; per quanto riguarda le necessità spirituali, non si parla di protezione angelica. Ecco perché molti chiedono la guarigione da una malattia, altri la riconciliazione e cose simili. Pochi si rendono conto che i nostri Angeli custodi ci sono stati dati soprattutto per la cosa più importante: vegliare sulle nostre anime, lottare e agire con noi per superare le nostre difficoltà spirituali.

Non siamo mai soli

R226 PCO Santo Anjo Custodio

Eppure, quanto conforto ci darebbe nei momenti di tribolazione e di tentazione, quando ci sentiamo soli, avere la certezza che un Angelo è con noi! Anche se non lo sentiamo e non ce ne rendiamo conto, non ci abbandona un solo minuto e aspetta le nostre preghiere per agire per noi. Spesso agisce senza che glielo chiediamo, ma lo farà ancora di più se imploriamo il suo aiuto.

Mentre facciamo queste considerazioni, il luogo in cui ci troviamo è pieno di Angeli custodi che vegliano su di noi.

Ci rendiamo conto di quanta gioia avremmo se avessimo sempre in mente questa idea! Quando facciamo apostolato, quando affrontiamo problemi interiori, fastidi e contrattempi di ogni genere, ci sentiamo soli. Questa solitudine non è vera: accanto a ciascuno di noi c’è un Angelo custode.

Anche se immaginiamo che ci sia una distanza tra noi e lui, come tra il cielo e la terra, in realtà egli è vicino, prega, veglia e protegge l’uomo la cui tutela gli è stata affidata da Dio.

Il nostro intercessore speciale

Comprendere questa verità incoraggia la nostra vita spirituale, perché sentiamo la mano di Dio che ci accompagna in ogni passo. E chiarisce le affermazioni di Nostro Signore nel Vangelo: non un capello cade dal nostro capo, non una foglia da un albero, non un uccello muore senza il permesso del Creatore. In altre parole, il legame tra la missione dell’Angelo Custode e la dottrina cattolica della Divina Provvidenza è meraviglioso e mira a suscitare in noi la virtù della fiducia, perché cresciamo in essa tenendo sempre presente che l’Angelo Custode ci è stato dato non solo per i momenti di pericolo e di prova, ma anche per pregare e intercedere per noi in ogni momento.

L’Angelo custode è il nostro mediatore e avvocato presso il trono dell’Altissimo e prega continuamente per noi. Per questo motivo, dovremmo chiedergli di ottenerci delle grazie e di allontanare i pericoli da noi.

Incoraggiamento e conforto per le nostre anime

Gli antichi, del resto, sentivano profondamente la presenza e l’intercessione degli Angeli Custodi, per questo costruirono chiese in loro onore e alcuni luoghi in cui apparivano divennero meta di pellegrinaggio. Ad esempio, l’Abbazia di Mont Saint Michel in Normandia. San Michele Arcangelo è il patrono della nazione francese e anche di Roma: qui, infatti, ha fatto sentire la sua presenza in cima al mausoleo dell’imperatore Adriano, dove oggi si trova il castello di Sant’Angelo. In altre occasioni, gli Angeli sono stati visti sostenere i cattolici nelle loro battaglie contro gli eretici e gli oppositori dell’ortodossia cristiana.

Ci sono mille cose da considerare sul ruolo degli Angeli, basate sulla Bibbia e sulla storia del cristianesimo. Purtroppo, tutto questo viene ricordato poco o per niente. Ecco perché è così bello ricordare queste verità e tenerle sempre presenti per incoraggiare e confortare le nostre anime.

Un modello di santità per i protetti

Dio fa tutto con conto, peso e misura, in modo ordinato, e non è detto che sia automatica la scelta di un Angelo custode, ad assistere una persona. Infatti, non è possibile immaginare una sorta di “stazione di taxi” di spiriti angelici in cielo, che aspettano che nasca un essere umano e, al comando del Creatore, l’Angelo A o X si rechi sulla terra e inizi a proteggere quel nuovo essere umano… Questo modo di agire non ci sembra che si addica all’infinita sapienza di Dio.

Sono più propenso a pensare che Dio dia a ogni persona un Angelo custode la cui santità è legata alla luce primordiale[1] di quell’anima, in modo che l’Angelo sia un modello celeste delle virtù che l’anima deve praticare durante la sua vita terrena. Se potessimo vedere il nostro Angelo, probabilmente contempleremmo la personificazione della nostra luce primordiale, cioè qualcosa che ci assomiglia un po’, ma con un grado inconcepibile di bellezza ontologica e soprannaturale.

Comprenderemmo allora la simpatia, l’affinità e il desiderio di servire che avremmo per lui e, reciprocamente, il suo legame speciale con noi. In altre parole, l’Angelo custode è l’altro “me stesso” di ogni protetto. Questo è un motivo particolare per cui, dal punto di vista antropomorfico, ci è ancora più facile capire come ci sostiene.

Immaginiamo di imbatterci in una persona bisognosa di aiuto che sia estremamente simile a noi: non correremo in suo aiuto, spinti da questa somiglianza? Ecco, questo è ciò che accade tra l’Angelo custode e ciascuno di noi.

Plinio Corrêa de Oliveira

Estratto, con adattamenti, dalla Revista Dr Plinio n.115, ottobre 2007.

[Secondo il pensiero del dottor Plinio, poiché ogni persona è stata creata per lodare Dio, Egli dà a ciascuno una luce primordiale, cioè l’aspirazione a contemplare le verità, le virtù e le perfezioni divine nel proprio modo unico, attraverso il quale darà la sua particolare gloria al Creatore.

lascia il tuo commento

Notizie correlate