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Risarcito l’insegnante americano, licenziato per essersi rivolto all’alunno secondo il suo genere biologico

 Al professor Peter Vlaming è stato riconosciuto un indennizzo di oltre mezzo milione di dollari. La Corte Suprema della Virginia gli ha dato ragione.

peter vlaming lg

Foto: Alleanza per la difesa della libertà

Redazione (05/10/2024 13:44, Gaudium Press) José María Carrera riporta su Religion In Freedom la vittoria giudiziaria di Peter Vlaming, un altro delle migliaia di insegnanti che ogni giorno sono costretti a mettere a rischio il proprio posto di lavoro, rivolgendosi agli studenti in base al loro genere biologico, maschile o femminile.

Come insegnante di francese in una scuola superiore della Virginia (USA), Vlaming aveva tra i suoi studenti uno studente transgender autoidentificatosi, e sia lui che la sua famiglia chiedevano che durante le lezioni si riferisse allo studente con il suo nome e i pronomi modificati.

Era il 2018 e, come ha spiegato di recente, il consiglio scolastico e la famiglia gli avevano ricordato il suo presunto obbligo di trattare lo studente secondo il suo “genere percepito”. L’insegnante racconta di aver cercato di accoglierlo in classe, trattandolo con rispetto ma non usando i pronomi che lo studente desiderava, in conformità con la sua identità modificata.

Vlaming aveva poi spiegato che non poteva soddisfare la richiesta a causa delle sue “convinzioni sinceramente religiose e filosofiche” secondo cui “il sesso di ogni persona è biologicamente fisso e non può essere cambiato” e che quindi avrebbe mentito all’alunno e ai suoi compagni di classe se avesse acconsentito al cambio di trattamento.

Una sola prospettiva: quella che preferiscono

Alla fine Vlaming era stato licenziato e aveva poi fatto causa al consiglio scolastico e all’amministrazione scolastica per violazione del suo diritto al libero esercizio della religione, ma il giudice archiviò la causa prima ancora di esaminare le prove. Il caso fu chiuso finché la Corte Suprema dello Stato non lo riaprì nel dicembre dello stesso anno.

Sotto l’egida di Alliancet Defending Freedom, l’ex insegnante aveva avviato una nuova battaglia legale laddove lui stesso era stato citato in giudizio per aver violato le politiche antidiscriminatorie della scuola.

Entrambe le cause hanno avuto successo, ma alla fine la Corte Suprema ha riconosciuto una violazione del suo diritto alla pratica religiosa secondo la Costituzione della Virginia.

“Sono stato ingiustamente licenziato dal mio lavoro di insegnante perché le mie convinzioni religiose mi hanno messo in conflitto con gli amministratori scolastici che pretendevano che gli insegnanti aderissero a una sola prospettiva sull’identità di genere, ovvero quella che essi preferivano”, ha contestato.

“Licenziato per qualcosa che non potevo dire”.

L’insegnante, amante della sua professione, ha riconosciuto di aver cercato di “accontentare tutti gli studenti”, ma come ha dichiarato il suo legale ADF, Tyson Langhofer, “non poteva, in buona coscienza, pronunciare messaggi che sapeva non essere veri, e nessun consiglio scolastico o funzionario governativo può punire qualcuno per questo motivo”.

“Peter non è stato licenziato per qualcosa che ha detto, ma per qualcosa che non poteva dire. Il consiglio scolastico ha violato i suoi diritti del Primo Emendamento secondo la Costituzione della Virginia”, ha osservato il giurista, che ha definito il processo una ‘storica e ampia vittoria’ per la libertà religiosa.

Ora, sei anni dopo, il consiglio scolastico della Virginia ha accettato di accordarsi con Vlaming per un risarcimento di 575.000 dollari, di cancellare il licenziamento dal suo curriculum e di adeguare le sue politiche per conformarsi alle nuove disposizioni statali del governatore repubblicano Glenn Youngkin in materia di libertà di parola.

“Siamo lieti di aver risolto questo caso favorevolmente per Peter e speriamo che altri funzionari governativi e scolastici prendano nota dell’alto costo che comporta il mancato rispetto delle libertà costituzionalmente protette degli americani”, ha dichiarato Langhofer.

 

 

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