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Il Sacramento della Cresima

 I rozzi galilei si facevano capire da tutti gli stranieri nelle loro lingue (cfr. At 2,6-8)! Era chiaro che una forza soprannaturale si era impadronita delle parole e delle azioni di questi uomini. Come possiamo spiegare questo improvviso cambiamento nel carattere dei seguaci di Cristo?

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Sacramento della Confermazione – Cattedrale di Saint-Sauveur, Aix-en-Provence (Francia). Foto: Francisco Lecaros

Redazione (11/10/2024 15:27, Gaudium Press) All’improvviso si udì un rombo dal cielo, come se soffiasse un vento impetuoso, che riempì tutta la casa dove erano seduti. Poi apparvero loro una sorta di lingue di fuoco, che si sparsero e si posarono su ciascuno di loro. Tutti furono colmati di Spirito Santo” (2,2-4).

Se prima il panico aveva tenuto nascosti gli apostoli, da quel giorno il coraggio li spinse ad affrontare le più grandi potenze e i più atroci tormenti per la gloria del Risorto.

Ora, la discesa del Paraclito si perpetua in modo silenzioso ma continuo nella Chiesa. Infatti, come insegna San Tommaso d’Aquino, nel sacramento della Confermazione lo Spirito Santo viene dato al battezzato per rafforzarlo, così come fu dato agli Apostoli il giorno di Pentecoste.

Nel momento in cui il santo crisma viene unto sulla fronte del battezzato, accompagnato dall’imposizione della mano da parte del ministro, e viene pronunciata la formula propria – “Con questo segno ricevi lo Spirito Santo, Dono di Dio” – la Terza Persona della Santissima Trinità, che già abitava l’anima cristiana attraverso il Battesimo, la riempie con la pienezza dei suoi doni. Per questo motivo, la Cresima può ben essere definita il “Sacramento della pienezza della grazia”.

Infatti, se nel Battesimo acquisiamo la vita spirituale in Cristo, con la Cresima questa vita si consolida, al fine di renderci cristiani perfetti attraverso l’azione dello Spirito Santificatore.

Così come nella vita naturale è necessario che l’uomo cresca dalla nascita fino a raggiungere la maturità, nella vita soprannaturale la Santa Chiesa ci spinge a lasciare l’infanzia spirituale per raggiungere un’età perfetta, configurandoci allo spirito di Nostro Signore attraverso questo Sacramento.

Tale è l’importanza della Cresima, spesso sconosciuta anche a molti cattolici. Per questo motivo, anche se non è strettamente necessaria per la salvezza, “i fedeli hanno l’obbligo di ricevere questo Sacramento a tempo debito”.

Diventare conformi a Cristo per l’apostolato

Oltre a perfezionare la grazia del Battesimo, la Cresima imprime nell’anima un carattere indelebile: il sigillo di soldato di Cristo.

San Tommaso d’Aquino spiega che questo segno distingue coloro che hanno raggiunto la maturità spirituale da coloro che hanno appena iniziato il loro cammino. I cresimati possiedono ora gli aiuti necessari per sostenere le dure battaglie proprie del loro stato, contro il demonio, il mondo e la carne.

Nella sfera personale, il cristiano, rivestito dello Spirito di fortezza, “avanza verso la più alta santità con il coraggio che trionfa su ogni resistenza. I suoi limiti di creatura e la sua debolezza personale non sono presi in considerazione”. Dio stesso è la sua forza (cfr. Sal 45,2)!

Nell’ambito della società, la Chiesa si aspetta che i confermati mettano a disposizione tutte le loro forze per il servizio e il trionfo della Chiesa Militante. A tal fine, la grazia del Sacramento li sostiene affinché non temano mai “le pene, i tormenti, i pericoli della morte, o la temibile negazione di Cristo da parte della società moderna. L’anima cristiana rimane invincibile come la Chiesa, di fronte alla crescente apostasia delle nazioni”.

Questo Sacramento li spinge a essere “testimoni di Cristo con la parola e con l’azione, e a diffondere e difendere la Fede”. Lungi dall’essere un semplice proselitismo, diventa un dovere “quasi ex officio” professare la Fede cristiana.

Simbolismi del rito sacramentale

Sono tanti i tesori spirituali distribuiti durante il rito ricco di simbolismi, che mirano a significare meravigliosamente la missione di apostolo e militante di cui è investito il protagonista del Sacramento.

La Cresima viene conferita con l’unzione della fronte con il crisma, che avviene con l’imposizione delle mani e la proclamazione della formula appropriata. L’olio misto a balsamo profumato simboleggia come il cattolico debba emanare il buon odore di Cristo in mezzo alla società. Fin dall’antichità, inoltre, l’olio è stato sempre considerato un elemento che dà forza e incoraggiamento.

Come spiega San Tommaso, l’unzione in forma di croce segna il fedele come un soldato con il sigillo del suo generale; per questo motivo deve essere un segno chiaro, conferito in un punto del corpo che raramente viene coperto, in modo da mostrare, senza alcun rispetto umano, la nostra appartenenza a Nostro Signore.

Esistono, inoltre, due atteggiamenti che impediscono la libera confessione del nome di Cristo: la paura e la vergogna. E se entrambi ci tradiscono soprattutto in questa parte del corpo, attraverso il pallore e il rossore, siamo segnati lì, in modo che né dall’uno né dall’altro possiamo nascondere la confessione della nostra fede.

I padrini hanno un ruolo speciale in questa battaglia. Infatti, secondo il Dottore Angelico, chi viene accolto per la lotta ha bisogno di un istruttore valoroso che lo addestri. In modo simile, i loro padrini tengono una mano sulla spalla di coloro che ricevono questo Sacramento, in quanto devono, per così dire, addestrarli al combattimento.

 Andate in tutto il mondo

In vari modi, quindi, la Santa Chiesa incoraggia il ricordo della nostra missione di apostoli e di militanti, di cui ha tanta sete fin dalla sua fondazione. Lei stessa, come nostra tenera Madre, ci ha già dato i mezzi. Lo stesso Spirito che ha trasformato i primi principi della Chiesa, ci viene in aiuto in questo prezioso Sacramento. “Invade le anime nella misura in cui le trova pronte a riceverlo”; non fermiamolo.

Che la Madonna, sua fedelissima Sposa, che riuscì a intercedere per il suo primo avvento, ottenga da Lui la nostra perfetta fedeltà alla chiamata divina a predicare il Vangelo a ogni creatura (cfr. Mc 16,15). Sia sui pulpiti delle chiese, sia sul posto di lavoro, sia nei nostri studi o nei nostri compiti quotidiani, possiamo farlo sempre come autentici soldati di Cristo.

Testo tratto, con adattamenti, dalla rivista Araldi del Vangelo n. 269, maggio 2024. Di Gabriel Lopes dos Anjos Silva.

 

 

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